Rock Targato Italia 2022: i candidati alle “Targhe”

Rock Targato Italia 2022: i candidati alle “Targhe”

Rock Targato Italia 2022: i candidati alle “Targhe”

Parallelamente al concorso dedicato agli artisti emergenti, Rock Targato Italia rinnova anche la tradizione di assegnare delle Targhe Speciali agli artisti che negli ultimi dodici mesi si sono distinti nel panorama della musica italiana per qualità, coraggio e sensibilità.

Il 29 e 30 luglio, nelle giornate clou dell’estate rock milanese al Legend Club, Rock Targato Italia consegnerà anche tre targhe all’autore del miglior album dell’anno, all’artista rivelazione e all’etichetta che in quest’ultimo periodo si è maggiormente distinta, a cui se ne aggiunte altre due dedicate al miglior live e al miglior libro scritto da un musicista e una terza, dedicata a Stefano Ronzani (giornalista di musica morto nel 1996 in seguito a una lunga lotta contro la leucemia, ndr.), riconoscimento alla carriera.

Chi sono e che genere propongono i candidati che lo staff di Rock Targato Italia ha selezionato? Partecipate alla votazione online che il pubblico potrà esprimere sul sito ufficiale di Rock Targato Italia qui: https://bit.ly/3QXLUOz
Ma quali sono le categorie e i candidati?

MIGLIOR ALBUM

ALESSANDRO FIORI – “Mi sono perso nel bosco” (42 Records)
Canzone d’autore, pop e psichedelia accompagnano una scrittura delicatissima e poetica.

ALIA – “Io so come sei riuscito a sopravvivere senza gli altri” (RadiciMusic)
Un disco pop raffinato e moderno venato di malinconia e di una poesia garbata e sincera.

ALTERIA – “Vita imperfetta” (VRec)
Una frustata rock tutta al femminile. Energia, rabbia e desiderio di urlare la propria verità.

DIAFRAMMA – “Ora” (autoproduzione)
Suoni asciutti, approccio rock e la poetica inconfondibile di Federico Fiumani. Non serve altro.

MARIO PIGOZZO FAVERO – “Mi commuovo, se vuoi” (Dischi Soviet Studio)
Fra canzone d’autore dolente, romanticismo decadente, malinconie alcoliche e ombre letterarie.

RANCORE – “Xenoverso” (Universal)
Un viaggio in chiave rap in un futuro distopico. Quando la musica diventa letteratura e filosofia.

ARTISTA RIVELAZIONE

BARABBA
Ombre e disillusione in un progetto moderno e personale a cavallo fra urban e new-wave.

CIGNO
Un artista imprevedibile che rimescola le carte fra inquietudini attuali e incubi “timburtoniani”.

CIRCUS PUNK
Rock’n’roll, schegge di blues elettrico, punk, sudore e tanta voglia di non scendere mai dal palco.

EMILY BREVA
Fra pop, blues e rock contemporaneo con tanta voglia di raccontarsi in modo sincero e diretto.

IL PEGGIO È PASSATO
Un approccio smaccatamente pop personale e ironico che nasconde un retrogusto agrodolce.

IL VUOTO ELETTRICO
Un pugno in faccia in chiave noise fra chitarre taglienti e una voce che snocciola inquietudini.

MIGLIOR ETICHETTA 

42 Records
Dischi Soviet Studio
I Dischi Del Minollo
Fiori Rari
Trovarobato
VRec Label

A queste tre targhe si sono aggiunte quella per il miglior live, che è stata assegnata a Giancarlo Onorato per l’affascinante tour “Liturgie”, e quello per il miglior libro scritto da un musicista, che è andata a Pieralberto Valli per il coraggioso romanzo “Il nodo”. Lo speciale premio alla carriera, che da quest’anno sarà intitolato al giornalista Stefano Ronzani, andrà infine a Omar Pedrini che proprio sul palco di Rock Targato Italia ha mosso i suoi primi passi artistici nella storica prima edizione del 1987.

MIGLIOR LIVE

GIANCARLO ONORATO
Un artista dalla sensibilità sopraffina e dallo sguardo chirurgico capace di scavare con eleganza fra spirito e carne, elevando il primo senza dimenticare la seconda.

MIGLIOR LIBRO SCRITTO DA UN MUSICISTA

 PIERALBERTO VALLI – “Il Nodo” (Gagarin Edizioni)
Un romanzo distopico che, con uno stile lucidissimo, ci racconta l’incubo del transumanesimo e il senso umano del dolore.

PREMIO STEFANO RONZANI

OMAR PEDRINI
Non ha bisogno di presentazioni. Un artista che ha vissuto almeno tre vite senza perdere mai il desiderio di giocare con il rock e la poesia.

www.rocktargatoitalia.eu

 

Parte il countdown all’uscita di “Un secondo”, il nuovo singolo di ANDREADIECI

Parte il countdown all’uscita di “Un secondo”, il nuovo singolo di ANDREADIECI

Parte il countdown all’uscita di “Un secondo”, il nuovo singolo di ANDREADIECI

Dal 16 febbraio in Radio e in tutti i Digital Stores Un secondo, il nuovo singolo di ANDREADIECI

ANDREADIECI, nome d’arte di Andrea Di Lauro, nasce a Milano il 28 gennaio 1976. Se Andrea è il nome di famiglia, il suo nome d’arte invece nasce da un augurio per il suo futuro, il numero 10 ha molti significati: è il numero che artisticamente meglio si adatta alla sua persona, che riflette la fiducia in sé stessi perché è il numero dei campioni; è anche simbolo di moltitudine perché simboleggia un tratto della sua personalità, quello di saper imitare molte voci.

 

Fin dal suo approccio alla musica in età adolescenziale, si capisce che Andrea ha il potenziale di un artista poliedrico: all’ascolto di musica rap, soprattutto dei brani dei Sottotono e degli Articolo 31, affianca quello di Antonello Venditti, Claudio Baglioni e Alberto Camerini.

 

Conosce la musica americana durante il liceo, avvicinandosi al blues americano e al gruppo musicale dei Doors e dei Dire Straits, che diventano importanti punti di riferimenti per “I Semplici”, il suo gruppo musicale. Col tempo, il gruppo cambia nome in “I Nativa”, avvicinandosi al mondo dei Nirvana, del rock, feste e concerti.

 

A vent’anni prende in mano la chitarra e inizia a comporre le sue canzoni. Milano è stata il suo palcoscenico: non solo perché suona in locali come il “Legend”, il “Tunnel” e le “Scimmie”, ma anche perché gli permette di isolarsi per conoscere meglio sé stesso e al tempo stesso di stare immerso tra la gente.

Gli piace definirsi un autodidatta cresciuto per imitazione, preparato, dinamico, creativo e riflessivo. Innamorato di Morrison e di Gianluca Grignani, Ungaretti e Rimbaud, vuole essere chiamato “un ragazzo di strada”.

 

Un secondo è il titolo del nuovo singolo del cantautore ANDREADIECI, disponibile a partire dal 16 febbraio in Radio e in tutti i Digital Stores.Con questo brano, dalle venature anni ’90 con la chitarra in primo piano, il cantautore rock milanese ci invita all’introspezione, a prendere tempo per noi stessi in un mondo dove tutto è dominato dalle ore e dalla freneticità, dove anche i secondi fanno la differenza. Come afferma l’artista, “Perché rincorrere il tempo, chi ha deciso che noi dobbiamo vivere succubi delle ore”.

 

Oggi giorno siamo portati all’omologazione, a considerare sbagliato il diverso, al paragone con chi riesce a raggiungere i propri obiettivi prima di noi. A volte questa brutta abitudine ci costringe in un circolo vizioso, fatto di frustrazione e invidia, che non ci fa stare bene con noi stessi. Invece, ognuno di noi dovrebbe concentrarsi su ciò che per lui è importante, per trovare un equilibrio interiore ed esteriore, liberandosi dalle costrizioni. Un tema universale già affrontato da diversi artisti, non solo musicali, che Andrea rende particolarmente contemporaneo:

Ho bisogno di riflettere e pensare se c’è un secondo / Un secondo per me / Metti l’abito da sera che si torna più̀ allegri / Metti apposto la testa / Siamo zingari di notte in una festa

L’artista vuole mettere in discussione il famoso detto “l’erba del vicino è sempre più verde”, esortandoci ad aprire le porte della percezione e a lasciarci guidare dal nostro istinto e dal nostro Essere, in modo da riuscire a trovare la strada giusta secondo le nostre ore, il nostro spazio vitale. D’altronde, basta anche solo un secondo a cambiare il nostro destino. Quante volte ci capita di fermarci, mettere in pausa il mondo esterno per guardarci dentro? Siamo sempre alla rincorsa di nuovi obiettivi e nuove sfide, siamo abituati a gareggiare gli uni contro gli altri, alla ricerca di paragoni che non possiamo reggere, perché ognuno di noi è unico e diverso. Solo in questo modo possiamo riuscire ad amare noi stessi e a comprendere l’importanza del nostro Io.

 

Il singolo Un secondo è dedicato a Gianluca Pechini per stima e amicizia.