Cibus 2022: la resilienza dell’Agroalimentare Italiano

Cibus 2022: la resilienza dell’Agroalimentare Italiano

Cibus 2022: la resilienza dell’Agroalimentare Italiano

Cibus, la grande fiera internazionale dell’agroalimentare, sarà la prima fiera del food and beverage italiano a consentire la partecipazione dei buyer extra – UE e a rappresentare il punto di ripartenza dell’intera filiera agroalimentare italiana.

Perché Cibus?

Mentre i risultati del riavvio dell’export segnano un incremento pari al periodo pre-Covid19, la guerra in Ucraina e la delicata situazione geopolitica internazionale hanno portato nuove preoccupazioni sull’evoluzione degli scenari del commercio e dell’economia. Il settore alimentare si ritrova ancora una volta ad affrontare nuove sfide come l’aumento del costo del gas e delle materie prime che stanno mettendo a dura prova il food and beverage italiano.Organizzata da Fiere di Parma e Federalimentare, la 21° edizione della Fiera dell’Agroalimentare Italiano si svolgerà a Parma dal 3 al 6 maggio 2022. Cibus 2022 assume in questa particolare situazione un ruolo delicatissimo: restituire al cibo la centralità del dibattito sociale ed economico attraverso un modello di sviluppo coerente alle istanze del consumatore, dell’ambiente e dell’aziende e pianificare approvvigionamenti e assortimenti tentando di superare le difficoltà della supply chain.

I timori di una nuova crisi

Con i dati ISTAT alla mano è inconfutabile la stabilità che lega l’export dell’agroalimentare italiano alla domanda dei mercati di tutto il mondo: dal +14,3% degli USA, al +32,7% di Cina e Corea del Sud, fino al +50,5% di esportazioni in Cile. Ma tutto questo potrebbe non bastare a fronte dei nuovi assetti economico – strategici che il prolungamento del conflitto sta ridefinendo. Se le previsioni di gennaio hanno registrato il + 2% di valore con una crescita del 6,9% del discount, già ad oggi questi numeri sono ben diversi. La produzione alimentare che l’anno scorso ha segnato un positivo del 6%, quest’anno faticherà a raggiungere l’1%. Le ragioni di quest’inversione di tendenza sono da ricercare nella combinazione di una situazione già precaria provocata dalla spinta inflazionistica dell’emergenza sanitaria alla quale si aggiungono gli effetti collaterali del conflitto: lo shock energetico, il rincaro delle materie prime e la loro difficoltà di reperimento.

Verso nuovi assetti economici

Con un’incidenza pari al 70% del mercato, il comparto dei cereali è uno dei settori maggiormente danneggiati dal conflitto. Sebbene il commercio dell’agroalimentare verso Russia e Bielorussia sia solo dell’1,4%, la maggior parte delle importazioni di materie prime fondamentali come il grano, il mais e il girasole derivano proprio dai paesi baltici. A partire da qualche settimana il trasporto dei cereali è bloccato nel Mar Nero e ad aggravare questa situazione si inserisce la chiusura di due mercati importanti per l’Europa: quelli di Serbia e Ungheria. A differenza del primo stato, la decisione dell’Ungheria si trova al centro di una forte contraddizione: lo stato di Áder è a tutti gli effetti membro dell’Unione Europea e come tale si impegna a garantire il principio del libero scambio di merci, beni e persone all’interno della Comunità. La speranza è che l’intervento tempestivo delle forze politiche possa mediare queste circostanze che potrebbero provocare un reale rischio di approvvigionamento per il nostro Paese.

La risposta del governo e del Ministro degli Affari Esteri

Scartata la possibilità di autosufficienza alimentare per il nostro Paese e arreso alla dipendenza dai mercati esteri, il commercio dell’agroalimentare si muove verso la ricerca di nuovi mercati e nuove alleanze internazionali. A tal proposito la risposta del governo e del Ministro degli Esteri è chiara: potenziare il sostegno alle filiere più esposte alle tensioni con la Russia, sostenere l’export italiano grazie a progetti di tutela come il “Patto per l’Export”, mentre verrà istituito un nuovo organismo all’interno della Farnesina per cogliere informazioni su nuove forme di sostegno e per capire come riprogrammare nel lungo periodo le perdite dal mercato russo-ucraino modellato su altri mercati. L’esplorazione di risposte compensative si muove di pari passo con la promozione dell’internazionalizzazione delle aziende italiane che devono fare leva sulle potenzialità del mercato agroalimentare italiano, dalle produzioni biologiche al record per la nostra varietà produttiva unica in tutto il mondo.

Una fiera per dimostrare la forza della Filiera Agroalimentare Italiana

Cibus è l’iniziativa di Parma ad Expo 2022 che ha come obiettivo la promozione a livello internazionale del cibo italiano. Le fiere, così come le campagne di food and beverage, sono gli strumenti ideali per comunicare i vantaggi competitivi dei nostri prodotti e l’appuntamento di Cibus servirà a ribadire la centralità delle nostre imprese alimentari che, pur in condizioni sfavorevoli, continuano a produrre e a cercare nuove soluzioni.

Cibus ci ricorda così il valore del food and beverage in condizioni ordinarie e, ancor di più, in condizioni extra-ordinarie ed è per queste ragioni che Cibus 2022 sarà l’edizione in cui il cibo riconquista la sua centralità insieme agli imprenditori, il nostro differenziale tipologico che riesce a dare un output coerente ai consumatori. Ad oggi Cibus può esser una spinta di coraggio che esorti le aziende a reagire con forza all’impatto del momento e che, allo stesso tempo, dimostri come l’agroalimentare può e potrà contribuire alla stabilità dei territori e all’ inclusione delle persone in un periodo storico così delicato.

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Giulia Villani

Giulia, classe ’99, laurea in Comunicazione e un sacco di idee per la testa. “Il mio problema è ciò che resta fuori, il non-scritto, il non-scrivibile. Non mi rimane altra via che quella di scrivere tutti i libri…”. Molto probabilmente non scriverò tanti libri quanti Calvino, ma ogni storia che merita di essere raccontata.

IoVoceNarrante? La mia penna.

Giulia Villani

Giulia, classe ’99, laurea in Comunicazione e un sacco di idee per la testa. “Il mio problema è ciò che resta fuori, il non-scritto, il non-scrivibile. Non mi rimane altra via che quella di scrivere tutti i libri…”. Molto probabilmente non scriverò tanti libri quanti Calvino, ma ogni storia che merita di essere raccontata.

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Eventi a Milano: Marzo 2022

Eventi a Milano: Marzo 2022

Eventi a Milano: Marzo 2022

La primavera è finalmente alle porte, e con il suo arrivo sono stati organizzati tanti nuovi eventi per il mese di marzo!

Mostre:

Dove: MUDEC – Museo delle Culture

Quando: dal 16 marzo al 31 luglio

Orario: lunedì 14:30 – 19:30, martedì – mercoledì – venerdì – domenica 9:30 – 19:30, giovedì – sabato 9:30 – 22:30

Dove: Palazzo Reale

Quando: dal 23 febbraio al 5 giugno

Orario: da martedì a domenica dalle 10:00 alle 19:30, giovedì dalle 10:00 alle 22:30

Dove: PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea

Quando: dal 29 marzo al 12 giugno

Orario: il PAC è chiuso attualmente, ma riaprirà il 29 marzo proprio per questa mostra.

Dove: Castello Sforzesco

Quando: dall’11 febbraio al 7 aprile

Orario: dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 17:30

Film in uscita:

Quando: 24 marzo

Genere: biografico

Quando: 3 marzo

Generi: azione, drammatico

Quando: 3 marzo

Genere: documentario

Quando: 24 marzo

Genere: drammatico

 

Eventi enogastronomici:

Dove: Fieramilano Rho

Quando: dall’11 al 14 marzo

Dove: Palazzo delle Stelline

Quando: dal 17 al 19 marzo

Dove: Hotel Melià

Quando: 19 marzo

Dove: Piazza città di Lombardia

Quando: dal 24 al 27 marzo

Spettacoli teatrali:

Dove: Teatro Repower

Quando: dal 12 febbraio al 7 marzo

Orario: dalle 20:45 alle 23:00

Dove: Teatro degli Arcimboldi

Quando: dal 3 marzo al 3 aprile

Orario: dalle 21:00 alle 23:00

Dove: Teatro Manzoni

Quando: 13 marzo

Orario: dalle 20:45 alle 23:00

Dove: Teatro dal Verme

Quando: dal 14 ottobre 2021 al 28 maggio 2022

Orario: dalle 17:00 alle 20:00

 

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Cecilia Gavazzoni

Ciao, sono Cecilia e studio Lettere Moderne. Adoro scrivere e spesso fingo di essere anche esperta di moda (un’altra mia grande passione). Ah, a volte do anche consigli di Lifestyle e pareri non richiesti. Ma niente di serio, non vi preoccupate.

Il Settecento illumina Palazzo Morando

Il Settecento illumina Palazzo Morando

Il Settecento illumina Palazzo Morando

Le sale espositive al primo piano di Palazzo Morando | Costume Moda Immagine ospitano la mostra “SETTECENTO” con protagonisti tre abiti del Settecento perfettamente conservati e donati dall’associazione AMICHAE.

Il percorso espositivo

Fino al 29 maggio sarà possibile visitare il percorso espositivo, a cura di Enrica Morini e Margherita Rosina, con il coordinamento del conservatore Ilaria De Palma. La mostra, attraversando i secoli, ha l’obiettivo di raccontare la Storia del Costume dal 1700 fino ad oggi.  Gli abiti protagonisti appartenevano ad una famiglia di Castiglione delle Stiviere (Mantova) che li ha conservati per oltre tre secoli. Il percorso della mostra racconta un viaggio all’interno della storia dove sono proprio gli abiti a parlare e a raccontare una parte di vita: Il primo l’abito confezionato con sete verde cannellèe broccata con motivo floreale è una robe à la française; il secondo è un completo formato da una gonna ampia e il corpetto con le maniche lunghe di taffetà amaranto e un giacchino aderente con le balze in vita; l’ultimo un bustier-corpetto con maniche, aperto sul davanti in seta cannelée operata rosso violaceo.

La bellezza lungo i secoli

La straordinarietà di questi abiti oltre il perfetto stato di conservazione dei tessuti che non hanno subìto alcun rifacimento, è soprattutto la modernità stessa che essi si portano dietro. I tessuti luminosi e vivi trasmettono al visitatore quasi la voglia di voler indossare questi abiti: il ricco ricamo floreale per esempio potrebbe tranquillamente essere indossato da qualche modella sulle attuali passerelle della settimana della moda di Milano. Gli altri pezzi, altrettanto belli e sontuosi, danno la possibilità di immergersi totalmente nel viaggio all’interno della Storia del Costume e ci mostrano come gli stilisti dei giorni nostri si siano ispirati sia nei tessuti che nei modelli agli abiti settecenteschi.

Un viaggio tra passato e presente

La seconda parte della mostra è dedicata all’influenza che il Settecento ha avuto sulla moda contemporanea. Sarà possibile ammirare alcuni capi gentilmente donati a Palazzo Morando e provenienti dagli archivi di grandi case di moda. Grandi stilisti come Versace, Vivienne Westwood, Dolce & Gabbana, ma anche Max Mara e la Fondazione Gianfranco Ferrè si sono ispirati a questo periodo storico per molte delle loro creazioni. I corpetti ed i bustier stringati, simbolo di femminilità, sono tornati in questi ultimi anni sulle passerelle di moda; così come i tessuti con ricami floreali ed i Toile de Jouy, ossia i tessuti che ritraggono scene campestri e bucoliche, tipicamente usati nel passato per gli arredi, ma nel corso degli anni molte case di moda hanno deciso di optare per questo tessuto, come ad esempio Max Mara nella sua collezione Primavera-estate 2018, o Vivienne Westwood nel 1996. Questo percorso dà l’opportunità non solo di ammirare la bellezza di abiti del Settecento, ma anche di farci capire come le radici del nostro passato influenzino le idee del nostro futuro.

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Rachele Bordini

Ciao mi chiamo Rachele Bordini e sono una giovane sognatrice. Sono una grande viaggiatrice, amo il buon cibo e la moda. Scrivo per IoVoceNarrante perché per me la scrittura è libertà.
Studio lettere ma non bevo mai caffè.
Il mio motto è Aliis volat propriis

Eventi a Milano: Febbraio 2022

Eventi a Milano: Febbraio 2022

Eventi a Milano: Febbraio 2022

Anche questo mese siamo tornati con la nostra rubrica di eventi milanesi, perciò scopriamo insieme che cosa ci attende questo febbraio 2022!

Mostre:

Dove: Mudec – Museo delle Culture

Quando: dal 24 novembre 2021 al 27 marzo 2022

Orari: dalle 09:30 alle 19:30

Dove: Mudec – Museo delle Culture

Quando: dal 18 febbraio al 3 luglio 2022

Orari: dalle 09:30 alle 20:30

Dove: Tenoha Milano, via Vigevano 18

Quando: dal 15 gennaio al 27 marzo 2022

Orari: dalle 11:00 alle 20:00

Dove: Palazzo Mortando – Costume Moda Immagine

Quando: dal 27 novembre 2021 al 20 marzo 2022

Orari: dalle 09:00 alle 19:30

Film in uscita:

Quando: 10 febbraio

Genere: drammatico

Quando: 17 febbraio

Genere: documentario

Quando: 10 febbraio

Genere: commedia

Quando: 17 febbraio

Generi: azione, avventura

Eventi enogastronomici:

Info: +393382724181

Dove: location sparse per Milano (consultare questo link)

Dove: Sequoia Milano

Quando: 11 febbraio

Dove: Abbazia di Mirasole

Quando: 13 febbraio

Dove: Officine di Fornelli

Quando: 23 febbraio

 

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Cecilia Gavazzoni

Ciao, sono Cecilia e studio Lettere Moderne. Adoro scrivere e spesso fingo di essere anche esperta di moda (un’altra mia grande passione). Ah, a volte do anche consigli di Lifestyle e pareri non richiesti. Ma niente di serio, non vi preoccupate.

Filosofarti torna in presenza: tutto pronto per l’edizione 2022

Filosofarti torna in presenza: tutto pronto per l’edizione 2022

Filosofarti torna in presenza: tutto pronto per l’edizione 2022

Il festival di filosofia organizzato dal Centro Culturale del Teatro delle Arti si svolgerà, in una doppia veste, fisica e digitale, dal 19 febbraio al 29 marzo

Un calendario fitto di incontri, di conferenze e di un “fare cultura” che, dopo un biennio “complicato”, finalmente torna in presenza, seppur con i dovuti punti di domanda dettati dagli sviluppi della pandemia. Dal 19 febbraio al 29 marzo si svolgerà la rassegna 2022 di Filosofarti, il festival di filosofia che in questa edizione tratterà il tema “Eredità, fare futuro”.

Un tema intenso, attuale, un ponte tra quello che è stato il passato e quello che sarà il futuro ben rappresentato dall’immagine scelta come icona dell’evento: l’Angelus Novus dell’artista svizzero Paul Klee. “Una immagine che rappresenta al meglio il tema dell’evento”, spiega Cristina Boracchi, curatrice del festival. “Un angelo che apre le ali e guarda il passato disgustato, indirizzandosi verso il futuro. È un tema importante con il quale abbiamo voluto confrontarci: ci poniamo come testimoni della contemporaneità, rifletteremo su chi siamo, su chi saremo e, soprattutto, su che cosa lasceremo. Abbiamo un patrimonio da costruire”.

Un patrimonio che verrà costruito in una doppia veste: fisica e in presenza fin dove possibile, digitale quando le condizioni lo imporranno.
Ci siamo assunti una grande responsabilità con questa nuova edizione: l’informatica, l’utilizzo di nuove tecnologie ci ha permesso di ampliare i nostri confini, di poter essere seguiti anche da spettatori in tutto il mondo – prosegue Cristina Boracchi –. In questo triennio la cultura online è stata particolarmente apprezzata, ma abbiamo sentito la necessità di fare quanto possibile per tornare in presenza, anche se ci siamo resi conto che c’è ancora un certo timore da parte del pubblico. Invitiamo comunque il nostro pubblico a consultare spesso il calendario dell’evento e seguirci per eventuali aggiornamenti o cambi di location/data”. In fondo, come sappiamo bene, basta un tampone positivo per cambiare le carte in tavola.

Come abbiamo accennato all’inizio, il fitto calendario di conferenze si aprirà il 19 febbraio con la lezione magistrale dal titolo “A che punto è l’educazione familiare e scolastica?” tenuta da Umberto Galimberti al Teatro delle Arti e si concluderà il 29 marzo in Sala Consiliare a Besnate, con l’intervento di Mauro Magatti. Nel mezzo una lunga serie di eventi, tra musica, filosofia, arte, architettura e tutte la sfere di una cultura che nel corso degli anni ha continuato a evolversi.

 

Il nostro impegno è quello di mantenere viva la nostra eredità con progetti sempre nuovi”, ha dichiarato Elena Balconi, presidente del Centro Culturale del Teatro delle Arti.
Un impegno che ha visto il patrocinio e l’appoggio di diverse enti provinciali, comuni e privati. “Filosofarti è un patrimonio di tutti”, ha commentato a proposito Enzo La Forgia, professore e assessore del comune di Varese. “Eredità è un tema che dovrebbe sempre al centro dei ragionamenti, dalla filosofia alla politica e siamo contenti di poter partecipare come Comune di Varese. In questi anni la nostra provincia è sempre stata ai primi posti a livello nazionale per produttività e benessere, ma più indietro per quanto riguarda la cultura e le iniziative. Per questo siamo convinti che Filosofarti sia una buona occasione per dimostrare quanto la cultura nella provincia di Varese possa fare di più”.

Cliccando qui potrete trovare il calendario degli eventi di questa edizione di Filosofarti.