Il primo “blockbuster” della storia: Star Wars

Il primo “blockbuster” della storia: Star Wars

Il primo”blockbuster” della storia: Star Wars

Il 25 maggio 1977 arrivava nei cinema il primo episodio della prima trilogia di Star Wars, la saga che ha cambiato il cinema, il primo blockbuster della storia che ha cambiato il modo di vendere e di fare il cinema. 

Secondo la definizione dello studioso Geoff King l’espressione New Hollywood identifica tutto il cinema che segue l’era dello studio system, raccogliendo l’arco temporale che va dalla II metà degli anni sessanta al nuovo millennio, individuando al suo interno fasi differenti. La prima, la fase della Hollywood renaissance; la seconda invece, quella che fa da sfondo alla saga delle guerre stellari, è chiamata l’età dei blockbuster. 

A metà degli anni sessanta il cinema si trova in una situazione economica critica: il pubblico prediletto dei produttori cinematografici, le famiglie, abbandonano le sale in favore di nuovi tipi di svago (la televisione, che si fa strada nella borghesia americana minacciando di estinzione l’intrattenimento su pellicola) facendo floppare tutte le costose pellicole prodotte in quegli anni. Ma è dal 1967 che Hollywood pone i prodromi per la sua rinascita per mezzo di pellicole indipendenti e a basso costo, produzioni che nascono dall’estro di registi di formazione universitaria. Appartengono a questi anni film cult come Easy Rider, manifesti della nuova Hollywood, di una nuova società e della controcultura che inizia a vedersi rappresentata.

Nonostante pellicole come Easy Rider, Bonnie & Clyde e Il Laureato determinarono la rinascita di Hollywood, non riuscirono ad apportare introiti economici pari a quelli dell’era dello studio system non riuscendo in definitiva a sottrarre il cinema alla minaccia del piccolo schermo. 

Ma il 25 maggio 1977 lo possiamo definire come il giorno della rinascita per Hollywood: è infatti il giorno in cui nelle sale approda il primo film della fortunatissima saga Star Wars, diretto da George Lucas. Si apre così l’era dei blockbuster, film con budget stellari destinati a incassare moltissimo al botteghino. Si opta soprattutto per film d’azione in grado di scollare le persone dal televisore proponendo loro la visione di qualcosa di sensazionale ed imperdibile che il piccolo schermo non è in grado di offrire: Geoff King parla di “formato a picchi” per descrivere le sequenze spettacolari e di tensione dei moderni blockbuster che si presentano più frequentemente rispetto alle lineari trame proposte dalla tv e, ancora prima, dalla Hollywood classica. 

Come nota Marco Cucco la vera rivoluzione sta nel fatto che i blockbuster portano sullo schermo generi di serie B: questi generi hanno il vantaggio di «trasmettere un’esperienza immediata, diretta e non ambigua […] di natura fenomenologica», permettendo in questo modo che qualsiasi persona, indipendentemente dall’età, dal ceto e dalla cultura, possa apprezzarli. 

Blockbusters come Star Wars inoltre vengono pensati per diventare dei veri e propri franchise, cioè marchi sfruttabili anche in altri settori al fine di ottenere profitti ulteriori (alle volte anche superiori agli incassi del botteghino).  

Star Wars quindi ha cambiato il modo di andare e approcciarsi al cinema; ma ha anche cambiato il modo di fare il cinema, creando delle rappresentazioni paradigmatiche che hanno ispirato molte delle saghe successivamente prodotte. Nel 1977 produttori e registi non avevano a disposizione gli strumenti tecnici della post produzione che oggi permettono di creare qualsiasi effetto speciale; quindi come hanno creato alcuni fra gli effetti speciali più famosi ed iconici della saga che hanno inevitabilmente influenzato ogni successiva rappresentazione di storie ambientate nello spazio?

Spade laser: nel primissimo episodio (Episodio IV) le spade erano fisicamente sul set: si trattava di tubi estremamente riflettenti che se colpiti con della luce sono in grado di rimandare in camera la quasi totalità della luce. Inoltre le spade, all’atto della ripresa, erano tutte bianche: il colore veniva poi dato in post produzione (quindi colorando le spade direttamente sulla pellicola). Queste spade fisiche avevano però alcuni contro: l’attore non poteva muoversi troppo liberamente con la spada in mano perché se fosse uscito dalla zona illuminata, la spada non sarebbe stata in grado di riflettere la luce in camera. Inoltre era impossibile creare l’effetto di accensione in modo fluido: nel primo episodio infatti, se si fa attenzione, si riesce a vedere che prima dell’accensione della spada la scena ha subito un taglio. Dal film successivo vengono abbandonate le spade fisiche e Lucas decide che vengano create in post-produzione. naturalmente non c’erano gli strumenti tecnici di oggi, quindi venivano disegnate singolarmente su ogni frame di pellicola. 

Combattimenti spaziali: i combattimenti tra navicelle spaziali sono moltissimi. per ricrearli venivano riprese le navicelle singolarmente su bluescreen, e poi venivano composti (come oggi si farebbe con after effects) con tanti elementi di pellicola uno sopra l’altro. 

Personaggi fantastici: è Frank Oz, la voce di Kermit la rana del muppet show, il demiurgo che muove il pupazzo di Yoda. Per creare questo iconico personaggio l’incaricato degli effetti speciali si prese la briga di crearne lui stesso il design a sua immagine e somiglianza. Durante le riprese Yoda era messo in movimento da ben tre persone.

Giorgia Grendene

Sono Giorgia e amo le cose vecchie e polverose (come la mia laurea in lettere classiche), le storie un po’ noiose che richiedono tempo per essere raccontate e apprezzate, i personaggi semplici con storie disastrose. Mi piacciono il bianco e nero e il technicolor molto più del 4K, i libri di carta molto più degli e-book, il salato molto più del dolce, i cani molto più dei gatti.

Riparte Divergenti, il festival sulla cinematografia Trans

Riparte Divergenti, il festival sulla cinematografia Trans

Riparte Divergenti, il festival sulla cinematografia Trans

Una tre giorni dedicata alla cinematografia in programma nella cineteca di Bologna dall’1 al 3 dicembre.

Interamente dedicato alla narrazione e rappresentazione dell’esperienza trans, la dodicesima edizione del festival Divergenti, unico nel suo genere, torna in Cineteca a Bologna dall’1 al 3 dicembre, con una delle più importanti vetrine dedicate alla cinematografia trans italiana e internazionale.

Organizzato dal Movimento Identità Trans, con la direzione artistica di Nicole De Leo e con Porpora Marcasciano come direttrice onoraria, la manifestazione allargherà lo sguardo sull’esperienza trans cercando di approfondire le questioni sui diritti civili e sociali, oltre ad un focus specifico sul tema del sex work, che da sempre attraversa il mondo trans.

FONTE: ANSA

 

 

Per molte persone trans* resta ancora l’unica opzione lavorativa – dichiarano Porpora Marcasciano e Nicole De Leo – il paradosso è vivere in una società che non permette l’accesso al lavoro e criminalizza in maniera più o meno diretta l’unico strumento che spesso le persone trans hanno a disposizione“.
Nucleo centrale del festival sarà il Concorso Internazionale che proporrà dieci opere, tra documentari e fiction, con una gamma di generi e tematiche che vanno dalle storie di donne trans in lotta per la loro identità e i loro diritti come ‘Nuestros cuerpos son sus campos de batalla’ dell’argentina Isabelle Solas o ‘Travesti Odyssey’ del cileno Nicolás Videla.

Per l’articolo completo clicca qui,

River to River Florence Indian Film Festival 2022: ecco il programma online

River to River Florence Indian Film Festival 2022: ecco il programma online

River to River Florence Indian Film Festival 2022: ecco il programma online

È finalmente online il programma dell’edizione 2022 del River to River Florence Indian Film Festival, il festival del cinema indiano che da ventidue anni si tiene a Firenze.

La 22esima edizione di River to River Indian Film Festival si svolgerà dal 6 all’11 dicembre al cinema La Compagnia di Firenze (Via Cavour 50 r) e online su Più Compagnia in collaborazione con MYmovies. Il Festival, con il Patrocinio dell’Ambasciata dell’India e sotto l’egida di Fondazione Sistema Toscana, proporrà i più recenti lungometraggi, corti e documentari in concorso, oltre a proiezioni speciali e nuove collaborazioni.

Inoltre, martedì 6 dicembre, giorno di inizio del Festival, alle ore 18.00 sarà inaugurata la mostra fotografica Mannequin di Arko Datto alla Fondazione Studio Marangoni (Via San Zanobi 19r).

La locandina della mostra “Mannequin”

Inaugurazione Festival

Martedì 6 dicembre ore 20.30, cinema La Compagnia 
Film d’apertura Godavari, in presenza del regista Nikhil Mahajan.
Storia corale di una famiglia la cui vita si svolge sulle rive del fiume Godavari. Accompagnato da una colonna sonora spumeggiante, il protagonista Nishikant ci renderà partecipi delle sue avventure.

Chiusura Festival 

Domenica 11 dicembre ore 20.30, cinema La Compagnia 
Film di chiusura Almost Pyaar, in presenza del regista Anurag Kashyap
Ultimo capolavoro del regista pluripremiato Anurag Kashyap. Quattro giovani protagonisti, e un dj che parla d’amore a suon di beat, ci immergono in una storia avvincente ed emozionante. Un film frizzante che parla d’amore, gioventù e tabù, e una colonna sonora imperdibile!

Qui il programma completo del Festival.

Milano Design Film Festival inizia il 22 novembre

Milano Design Film Festival inizia il 22 novembre

Milano Design Film Festival inizia il 22 novembre

La kermesse culturale che attraverso il video avvicina il grande pubblico alle concezioni più contemporanee del design e dell’architettura è alle porte.

Milano Design Film Festival celebra i suoi primi dieci anni con un’edizione speciale rinnovata nella forma e nei contenuti, e con la nuova Direzione Artistica di Cristiana Perrella che sceglie di essere affiancata da un team di Guest Curator composto dal filosofo Emanuele Coccia, l’architetta, ricercatrice e autrice Bianca Felicori e l’architetta e designer franco-iraniana India Mahdavi. 

Dal 22 al 26 novembre 2022, in vari luoghi della città, dal centro alla periferia – Triennale Milano, Anteo Palazzo del Cinema, Cinema Teatro Edi/Barrio’s, Milano, Tilane, Biblioteca e centro culturale, Paderno Dugnano, ADI Design Museum, Milano – MDFF porta in scena film di designer e film sul design di registi e artisti che esplorano le nuove tendenze e leggono il design da diverse prospettive, ampliando il contesto e i significati della disciplina, mostrandone nuove visioni e indagando il linguaggio dell’immagine in movimento come elemento di ricerca progettuale.

Cinque sezioni, tre a candidatura libera  Official Selection, AFA Architecture Film Award, MDFF Student Award  due curatoriali IMMAGINARE con La moda fuori stagione a cura di Emanuele Coccia e Inflatable, Baby a cura di Bianca Felicori e Iranità a cura di India Mahdavi e RADICI dedicata a Gae Aulenti  e due Premi, oltre a eventi speciali e talk. 

Guida a “Black Panther: Wakanda Forever”: quello che vi siete persi

Guida a “Black Panther: Wakanda Forever”: quello che vi siete persi

Guida pratica a Black Panther: Wakanda Forever: che cosa vedremo?

Ecco il riassunto che stavate aspettando prima di tornare al cinema e qualche anticipazione su quello che vedremo…

Per tutti i nerd d’Italia questa settimana inizia con trepidazione, oggi esce finalmente nelle sale il trentesimo film del Marvel Cinematic Universe: Black Panther: Wakanda Forever, film che tra le altre cose segna anche la fine della fase quattro. Ma, se anche voi come noi non riuscite sempre a stare dietro a tutte le trame e colpi di scena di questo intricato universo, eccovi un piccolo riassunto delle puntate precedenti:

IL FUMETTO

Partiamo dalle origini: il personaggio della Pantera Nera il cui vero nome è T’Challa, compare per la prima volta nei fumetti nel 1966 come storia secondaria dei Fantastic Four. Ideato e creato da Stan Lee e Jack Kirby, è anche il primo supereroe nero del mondo Marvel. Le sue caratteristiche principali sono un quoziente intellettivo così tanto sopra la media da essere considerato una delle otto persone più intelligenti della Terra, inoltre possiede capacità acrobatiche e di combattimento eccezionali grazie agli addestramenti compiuti fin da bambino. Tutte queste sue abilità vengono poi successivamente potenziate grazie all’Erba a Foglia di Cuore, che T’Challa ha ingerito nella lunga serie di prove prima di diventare sovrano del Wakanda. Tale erba oltre ad averlo messo in connessione con la Dea pantera Bast, gli ha donato forza, agilità, velocità e una capacità di guarigione soprannaturali.

I FILM

A livello cinematografico invece, Pantera Nera ha fatto la sua prima apparizione nel film di Captain America: Civil War. È questo il momento in cui, a seguito di un attacco terrorista diretto al padre re T’Chaka, suo figlio T’Challa diventa il successivo re del Wakanda e l’effettivo personaggio che inizieremo a conoscere. Successivamente vediamo Black Panther allearsi con Iron Man nella Civil War contro Captain America, poiché quest’ultimo proteggeva Soldato d’Inverno, alias di Bucky, accusato di essere il principale responsabile per l’attentato (cosa che però solo successivamente si scoprirà essere falsa). Successivamente vediamo il successo del personaggio grazie al suo film da protagonista, in Black Panther, vediamo per la prima volta il Wakanda in tutta la sua potenza e bellezza. Ma la storia principale non verte solo sulla forza del paese e sulla figura di T’Challa come sovrano. Il conflitto della storia è tra il re Killmonger, soldato addestrato dell’esercito statunitense, ma di origini wakandiane che sfiderà T’Challa e reclamerà il trono. Breve riassunto: il vero Pantera Nera apparentemente inarrestabile sembra soccombere, si crede sia morto e il trono passa al nemico, ma colpa di scena, è vivo e vegeto e con un finale da lasciare senza fiato si riprende a pieno diritto il suo regno. Ora passiamo alla parte un po’ più complicata: Black Panther è ormai entrato in pieno diritto nell’Universo Marvel e quindi lo ritroviamo nei vari prodotti cinematografici e televisivi della saga. Come ad esempio in Avengers: Infinity War, in cui il cattivo viola per eccellenza Thanos vuole dimezzare non solo la popolazione terrestre, ma tutto l’universo in modo da raggiungere il tanto agognato equilibrio, suo scopo di vita. T’Challa in questo film si dimostra nuovamente il grande leader e combattente che tutti abbiamo imparato ad ammirare. Nonostante tutti i suoi sforzi, quelli di tutto il suo esercito e degli Avengers, però purtroppo come ben sappiamo Thanos con uno schiocco di dita riesce a vincere e a raggiungere il suo obiettivo. Nella distruzione della popolazione rimarrà purtroppo coinvolta anche la nostra Pantera Nera, ma con Avengers: Endgame ecco che rivediamo gli Avengers superstiti fare un incredibile ed emozionante viaggio nel tempo, in modo da recuperare tutte le Pietre dell’Infinito e ricombattere Thanos. Qui vediamo come allo schiocco di Hulk tutti i supereroi scomparsi tornano sul campo di battaglia più forti e agguerriti di prima.

CHE COSA ASPETTARCI

Ora che abbiamo le idee un po’ più chiare possiamo concentrarci sul nuovo film. Dal trailer vediamo l’arrivo di un nuovo antagonista, Namor, nuovo re di Atlantide. Quindi non solo vedremo il Wakanda combattere contro il mondo in superficie per ristabilire il proprio equilibrio e la propria forza dopo la triste dipartita del re (tra un attimo ci arriviamo), ma vedremo l’esercito wakandiano scontrarsi anche con un nuovissimo e misterioso popolo sottomarino. Come detto sopra, altro punto centrale di questo nuovo film è proprio la mancanza del Pantera Nera originale, dovuta alla scomparsa prematura dell’amatissimo attore Chadwick Boseman. Dopo questa triste notizia si è deciso per rispetto della memoria e dell’eredità dell’attore di unire realtà e finzione, condannando allo stesso destino anche il personaggio cinematografico. Con questa decisione si è aperto un grandissimo quesito, chi sarebbe stato il degno erede di T’Challa? Da quanto ci mostra il trailer e da quanto sembra mormorare il web, la storia potrebbe prendere una piega interessante, mettendo a capo del regno Shuri, sorella minore del precedente regnante. Personaggio eclettico e geniale, sulla carta sembra la degna sostituta per un ruolo così importante. Ma vedremo come sceneggiatori e regista avranno gestito la scelta e se saranno in grado di soddisfare le aspettative di noi fan.

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Di Valentina Nizza.