La guerra alla vodka: l’Occidente contro la Russia

La guerra alla vodka: l’Occidente contro la Russia

La guerra alla vodka: l’Occidente contro la Russia

Tra le tante reazioni di condanna e di boicottaggio delle merci russe, arriva anche la guerra alla vodka

Proseguono le reazioni dell’Occidente all’intervento militare russo ai danni dell’Ucraina. Dopo le sanzioni economiche e la “guerra” agli oligarchi, dopo i boicottaggi e dopo l’estromissione della Russia da quasi ogni competizione sportiva, adesso è il turno della Vodka. Il popolare superalcolico, infatti, sta registrando un netto calo nelle vendite e nelle esportazioni dopo lo scoppio del conflitto, soprattutto negli Usa.

Negli Stati Uniti, per esempio, sono stati gli stessi governatori di diversi Stati a dare indicazioni in prima persona per dare seguito al boicottaggio dei prodotti russi. Il New York Times riporta alcuni esempi.

Nel New Hampshire, ad esempio, dove liquori e vino sono venduti da negozi statali, il governatore ha annunciato la rimozione degli alcolici russi fino a nuovo avviso. Anche il governatore dell’Ohio, dove lo stato stipula contratti con aziende private per la vendita di liquori, ha annunciato l’interruzione di acquisti e vendite statali di Vodka russa. In Virginia è stata richiesta la rimozione di vodka russa e qualsiasi altro prodotto russo dai quasi 400 negozi statali dell’Autorità per il controllo delle bevande alcoliche.

Un’iniziativa sicuramente comprensibile (sul condivisibile ne possiamo parlare, ma scegliamo di non inserire considerazioni etiche), ma che difficilmente sarà efficae. Come afferma il New York Times: “il boicottaggio della vodka russa potrebbe essere più simbolico che strategico”.
Su 76,9 milioni di casse di vodka da nove litri (secondo i Distilled Spirits Council USA), il peso della vodka russa non è rilevanta. Il NYT riporta infatti i dati del 2017, registrando che la vodka russa importata negli Stati Uniti rappresentava poco più dell’1 per cento.

Thrillist ha riferito che la Francia – le cui vodka includono Grey Goose, Cîroc, Gallant e MontBlanc – rappresentava circa il 39 per cento del valore totale delle importazioni di vodka, la maggior parte di qualsiasi altro paese. La Svezia, con vodka come Absolut e DQ, rappresentava circa il 18 per cento. Gli altri principali importatori sono stati i Paesi Bassi (17 per cento), la Lettonia (10 per cento), la Gran Bretagna (5 per cento) e la Polonia (5 per cento)”.

E IN ITALIA?

Anche nel nostro Paese stanno arrivando diverse condanne alla guerra e relativi boicottaggi alle merci russe, come, per esempio, la Bernabei, una enoteca di cui riportiamo uno stralcio del comunicato stampa.

La Bernabei SpA condanna inequivocabilmente l’azione militare in Ucraina e comunica di aver rimosso con effetto immediato dal proprio portale online tutti gli alcolici di fabbricazione e marca russa. Nonostante tali etichette (principalmente Vodka) rappresentino circa il 25% del fatturato della categoria di riferimento, in un periodo storico simile, le valutazioni sulle performances devono necessariamente lasciare spazio al valore etico più alto del ripudio di un conflitto bellico. Non c’è posto per la guerra, tantomeno su Bernabei.it”.

Eventi a Milano: Febbraio 2022

Eventi a Milano: Febbraio 2022

Eventi a Milano: Febbraio 2022

Anche questo mese siamo tornati con la nostra rubrica di eventi milanesi, perciò scopriamo insieme che cosa ci attende questo febbraio 2022!

Mostre:

Dove: Mudec – Museo delle Culture

Quando: dal 24 novembre 2021 al 27 marzo 2022

Orari: dalle 09:30 alle 19:30

Dove: Mudec – Museo delle Culture

Quando: dal 18 febbraio al 3 luglio 2022

Orari: dalle 09:30 alle 20:30

Dove: Tenoha Milano, via Vigevano 18

Quando: dal 15 gennaio al 27 marzo 2022

Orari: dalle 11:00 alle 20:00

Dove: Palazzo Mortando – Costume Moda Immagine

Quando: dal 27 novembre 2021 al 20 marzo 2022

Orari: dalle 09:00 alle 19:30

Film in uscita:

Quando: 10 febbraio

Genere: drammatico

Quando: 17 febbraio

Genere: documentario

Quando: 10 febbraio

Genere: commedia

Quando: 17 febbraio

Generi: azione, avventura

Eventi enogastronomici:

Info: +393382724181

Dove: location sparse per Milano (consultare questo link)

Dove: Sequoia Milano

Quando: 11 febbraio

Dove: Abbazia di Mirasole

Quando: 13 febbraio

Dove: Officine di Fornelli

Quando: 23 febbraio

 

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Cecilia Gavazzoni

Ciao, sono Cecilia e studio Lettere Moderne. Adoro scrivere e spesso fingo di essere anche esperta di moda (un’altra mia grande passione). Ah, a volte do anche consigli di Lifestyle e pareri non richiesti. Ma niente di serio, non vi preoccupate.

Davide Asmr, lo youtuber che ti insulta per farti dormire | l’intervista esclusiva

Davide Asmr, lo youtuber che ti insulta per farti dormire | l’intervista esclusiva

Si chiama Davide e grazie ai suoi video rilassanti e originali è diventato una vera e propria star di Youtube. sussurra, produce suoni con le mani e realizza giochi di ruolo divertenti in cui si prende cura dello spettatore in maniera rozza e sgarbata. Tutto per eliminare tensione, stress e ansia in chi lo ascolta.

In un’era in cui per farsi notare su internet molti alzano i toni fino all’insulto, ci sono altri che su YouTube collezionano milioni di visualizzazioni con il solo potere del sussurro. Su Internet questo fenomeno viene chiamato ASMR, acronimo di Autonomus Sensory Meridian Response (Risposta autonoma del meridiano sensoriale): l’orgasmo del cervello.

Cos’è l’ASMR?

L’ASMR è una sensazione di rilassamento e benessere che pervade il corpo. Questa sensazione può essere innescata con diversi stimoli uditivi, visivi e tattili che vengono chiamati triggers. Per alcuni questi triggers possono essere una voce sussurrata (Whispering), una spazzolata ai capelli (Brushing), il suono amplificato di qualcuno che mastica (Eating sound) o semplicemente una matita che scrive su un foglio. Ogni azione può diventare ASMR, basta disporsi di un microfono e di una stanza silenziosa.

Come si prova?

Chi riesce a provare questa sensazione la descrive come un formicolio che parte dalla testa per poi espandersi lungo la testa e le spalle.

Tutti possono provarlo?

No, non tutti sono recettivi agli stimoli, ma soprattutto non tutti sono recettivi agli stessi tipi di stimoli. Per questo il mondo dell’ASMR ha in sé numerose sottocategorie in grado di garantire a tutti di trovare il proprio rilassamento.

Roleplay, l’arte di prendersi cura di te. 

Un altro trigger molto comune è quello di ricevere passivamente delle attenzioni, ad esempio dal parrucchiere, dall’estetista, dal dottore. A chi non è mai capitato di rilassarsi durante uno shampoo o una seduta di respirazione dal medico di famiglia e desiderare di prolungare questa sensazione il più a lungo possibile? O perché no, di avere a disposizione tutto per sé un commesso o un personal shopper cordiale e gentile? Con l’ASMR tutto questo si può, grazie a dei giochi di ruolo interattivi: i Roleplay.

A cosa servono i video ASMR?

Per alcune persone i video ASMR sono utili in casi di insonnia per altri invece sono semplicemente un momento di svago e piacere (Mukbang).

Probabilmente non sarete ancora del tutto convinti, per questo abbiamo chiesto a Davide, 25enne parmense che su Youtube intrattiene dal 2017 i suoi iscritti con giochi di ruolo, sussurri e pranzi chiacchiericci cos’è e come si pratica.

Ascolta il video e scopri se anche tu puoi provare ASMR .

 

DAVIDE ASMR

Lui è Davide, nella vita fa il contabile, ma di notte si trasforma in Davide ASMR, capace di incantare e intrattenere migliaia e migliaia di utenti su Youtube. Dal 2017 ad oggi non ha mai smesso di divertire il pubblico grazie al suo carattere allegro, ironico e a tratti provocatorio. I suoi video negli anni sono diventati estremamente virali, tanto da farlo diventare oggi una vera e propria star del web, con un canale che conta più di 15mila iscritti. Davide, si definisce un ASMR artist fuori dal comune: il suo scopo, infatti, non è solo quello di rilassare chi lo guarda, ma di donargli un vero e proprio momento di leggerezza. Questa sua volontà lo spinge a realizzare una serie di video a cui dopo di lui numerosi creator su YouTube si sono ispirati, facendola diventare una vera e propria categoria ASMR: quella dei Roleplay antipatici. Dei giochi di ruolo in cui impersona un commesso, un dottore, un impiegato delle poste, ma se nei Roleplay tradizionali lo scopo è quello di prendersi cura in maniera servizievole dello spettatore/cliente, Davide invece si occupa dei suoi clienti insultandoli e comportandosi in maniera sgarbata e maleducata… il tutto sussurrando. (Guardali qui)

 

INTERVISTA

L’obiettivo dell’ASMR è quello di rilassare lo spettatore: esistono delle tecniche particolari per indurre questo “piacere mentale”?

La cosa più bella dell’ASMR è la sua non intenzionalità, la capacità di scoprire che le nostre azioni quotidiane a cui non facciamo nemmeno caso come piegare dei vestiti, cucinare, leggere un libro, spazzolarsi i capelli possano creare dei suoni molto piacevoli e rilassanti. Esistono diverse tecniche: il whispering ossia parlare con voce sussurrata, oppure il soft spoken che consiste nel parlare a voce più alta ma in maniera pacata. Cè chi si rilassa ascoltando o guardando gli altri mangiare e qui si apre tutto un altro mondo, quello degli Eating sound o Mukbang (a seconda che nel video si parli o meno) dove – grazie ai microfoni – ogni pietanza ha un suo suono: le patatine hanno un suono più croccante rispetto al quello che si produce arrotolando degli spaghetti oppure deglutendo un liquido. E poi ci sono i Roleplay, delle scenette in cui il creator interpreta un personaggio che può essere il medico, il parrucchiere, il commesso in cui dedica attenzioni e si prende cura dello spettatore. Insomma, tutto ciò che serve per creare un’atmosfera familiare tale da indurre a lasciarsi andare”.

Che tipo di risposte hai dalle persone che ti seguono? Che cosa ti scrivono sotto i video o sui tuoi social?

I feedback che ricevo sono stupendi, specialmente su Instagram dove si crea un rapporto più diretto con gli iscritti. I messaggi che ricevo dalle persone che mi seguono da YouTube sono stupendi, sono messaggi in cui mi ringraziano, in cui mi fanno i complimenti per il mio lavoro e per la mia persona proprio perché nei miei video traspare tanto di quello che sono. Non ho mai nascosto né le mie passioni, né la mia sessualità, ma spesso questa “esposizione totale” ha attirato commenti cattivi di persone che non giudicavano i miei video, ma la mia persona e questo mi ha fatto molto male, perché dietro lo schermo non ci sono solo Youtubers, ma persone vere con un cuore e dei sentimenti che possono essere feriti. Quindi la vita di Youtube non è tutta “rose e fiori” come può sembrare ma tralasciando questi sporadici casi, sono molto felice del legame che ho instaurato con gli utenti e di essere riuscito a farmi amare per quello che sono”.

Come ti sei avvicinato al mondo dell’ASMR? E come nasce l’intenzione di aprire un tuo canale YouTube?

Mi sono avvicinato al mondo dell’ASMR nel 2017 quando, rimasto a casa dal lavoro, ho avuto molto tempo libero a disposizione. Così ho iniziato a scrivere articoli sul mio blog. Quell’anno – nonostante fosse un fenomeno già presente sul web – c’è stato il “boom” dell’ASMR in Italia e non era raro trovare sulla propria home di Youtube dei video con questa dicitura: così, intenzionato a scriverne per il mio blog, iniziai a guardare qualche video. Il primo video che ho visto e che ha fatto scattare in me la passione è stato di “AsmrTheChew” una youtuber americana stupenda, di cui ho amato subito il suo modo di “fare compagnia”. Così nel 2018 ho iniziato a realizzare i miei primi video. Oggi con il lavoro è difficile coordinare entrambe le cose, ma nonostante tutto non mi pesa perché amo fare e ricevere compagnia dai miei spettatori”.

Una tipologia di video molto popolare sul web è senza dubbio la categoria dei Roleplay. I tuoi sono famosi in tutta la community per essere video veri, originali e spesso provocatori. Dove trovi l’ispirazione per i tuoi video?

“Qualcuno direbbe che le idee mi vengono dal c… e probabilmente è così (ride). In realtà quando ho aperto il mio canale l’ho fatto con la voglia di portare qualcosa di nuovo e di diverso da quello che siamo abituati a vedere sugli ASMR. Il mio intento non è mai stato quello di far rilassare, se ci riesco ben venga, ma il mio obiettivo è quello di “fare compagnia”, di far divertire e ridere lo spettatore. Fargli vivere un momento di leggerezza e spensieratezza per tutta la durata del video”.

A te va riconosciuto il merito di aver introdotto la categoria dei Roleplay antipatici, una realtà tutta italiana a cui tanti asmr artist si sono adeguati. Come è nata l’idea di questi video e perché secondo te la gente si rilassa guardandoli? Considerando che invece una situazione simile nella realtà come avere a che fare con una commessa sgarbata generano una sensazione di stress…

“Tra l’altro video antipatici fatti da una persona che nella vita è esattamente l’opposto. Forse l’idea di questi video nasce da questo, dalla voglia di dire o di fare quello che nella realtà non possiamo fare, io ad esempio lavoro con il pubblico e tante volte mi è capitato di avere a che fare con persone maleducate, o di essere stato trattato sgarbatamente come cliente. A volte ti viene voglia di rispondere per le rime, ma – come penso sia accaduto a tutti – non si può. Quindi con questi video esorcizzo la maleducazione e faccio quello che nella realtà tanti di noi vorremmo fare. Credo che sia questa la chiave del successo dei miei video perché tramite la risata, offro anche l’opportunità agli spettatori di riconoscersi e di dire “ah ma allora non sono l’unico che vive queste situazioni” dandogli quindi la sensazione di sentirsi compresi, di far parte di un gruppo…”.

Quale tra tutte le tipologie di video che realizzi è quella che ti fa più piacere registrare?

“Sono uno che ama moltissimo parlare a ruota libera, per questo ti direi Mukbang o video eating. Perché tramite questi video ho la possibilità di parlare delle mie passioni, dei miei interessi, della mia giornata senza essere interrotto. Ed è una cosa che nella vita quotidiana non sempre possiamo fare sia perché non è il momento giusto, oppure perché dall’altra parte certe mie passioni non interessano. E quindi, non essendoci una situazione, me ne sono creata una io tramite Youtube…”.

Pensi che Youtube possa in un futuro sostituire il tuo attuale lavoro?

“Non penso che l’ASMR possa diventare il mio lavoro, certamente sarebbe bellissimo poter vivere di questo. Mi piacerebbe che lo diventasse, ma non necessariamente in sostituzione, magari come un’entrata in più che mi possa consentire di lavorare più serenamente”.

Cosa ti auguri per il futuro dell’ASMR? Speri o credi che l’ASMR potrà essere supportato dalla comunità scientifica ed essere considerata un’attività di supporto agli psicologi nelle terapie?

“Mi auguro che in futuro l’ASMR possa essere considerato come un qualcosa di importante e serio, e che sia finalmente sdoganato dal pregiudizio di essere un qualcosa di strano dove le persone che lo seguono debbano vergognarsi. Anche se oggi è molto più conosciuto rispetto a qualche anno fa…”.

SEGUI DAVIDE ASMR SU I SUOI CANALI SOCIAL e YOUTUBE:

Youtube: Davide ASMR – YouTube

Davide Mukbang: https://www.youtube.com/watch?v=WVZtJzEmaSs

Roleplay Antipatici: https://www.youtube.com/watch?v=Nh3-i5tVhWM

Roleplay originali: https://www.youtube.com/watch?v=aUjx9RBVIyo

Video Chiacchiere ASMR: https://www.youtube.com/watch?v=ITr_bxxZA0A

Instagram: https://www.instagram.com/itsmedevid/?hl=it 

 

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Di Nicole Prudente

Eventi a Milano: Novembre 2021

Eventi a Milano: Novembre 2021

Eventi a Milano: Novembre 2021

Sei di Milano e anche questo mese ti sei chiesto cosa fare durante il weekend? Se la risposta é si allora dai un’occhiata qui…

Ogni weekend la stessa storia: cosa fare? Dove andare? Bene, da adesso dimenticatevi qualsiasi ansia da decisione dell’ultimo momento sui vostri programmi del fine settimana. Essendo quasi tutti ritornati ad una sorta di normalità, finalmente sono tornati ad essere gremiti i teatri, i cinema, le mostre e hanno ripreso anche gli eventi di moda (ovviamente tutto nel rispetto delle norme anti-Covid). Ecco quindi di seguito alcuni degli eventi che saranno organizzati durante il mese di novembre a Milano a cui potrete partecipare!

Mostre:

Dove: Mudec

Quando: dal 2 settembre 2021 al 13 febbraio 2022

Orari: lunedì: 14.30-19.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica: 9.30-19.30; giovedì e sabato: 9.30-22.30

Dove: Palazzo Reale

Quando: dal 18 settembre 2021 al 30 gennaio 2022

Orari: da martedì a domenica ore 10:00 – 19:30, giovedì chiusura alle 22:30. Ultimo ingresso un’ora prima. Lunedì chiuso.

Dove: Palazzo Reale

Quando: dal 19 ottobre 2021 al 27 febbraio 2022

Orari: Da martedì a domenica ore 10:00-19:30, giovedì chiusura alle 22:30. Lunedì chiuso.

Dove: Gallerie d’Italia

Quando: dal 19 novembre 2021 al 27 marzo 2022

Orari: ancora da definire.

Eventi di moda:

Dove: Via Vigevano, 18

Quando: sabato 6 novembre e domenica 7 novembre

Orari: 10:00-21:00

Dove: Belloveso milano

Quando: lunedì 15 novembre

Orari: 20:00

Dove: Via Luigi Nono, 9

Quando: domenica 14 novembre

Orari: 10:30–19:00

Dove: Spaces San Babilia

Quando: Venerdì 26 novembre

Orari: 09:00

Film in uscita:

Quando: 2 novembre

Genere: documentario.

Quando: 3 novembre

Generi: azione, fantascienza, drammatico.

Quando: 3 novembre

Genere: drammatico.

Quando: 4 novembre

Generi: horror, drammatico, thriller.

Eventi enogastronomici:

Dove: Via Messina, 26

Quando: 4 novembre

Orari: 19:00-02:00

Dove: MiCo Milano Convention Center

Quando: dal 6 all’8 novembre

Orari: il 6 novembre dalle 12:00 alle 00:00, il 7 e l’8 novembre dalle 10:00 alle 00:00.

Dove: Superstudio Più

Quando: dal 12 al 14 novembre

Orari: dalle 10:00 alle 21:00

Dove: Hotel Marriot, Via Washington

Quando: il 13 e il 14 novembre

Orari: il 13 novembre dalle 14:00 alle 22:30, il 14 novembre dalle 14:00 alle 21:00.

Cosa aspettate allora? Ora non vi resta che prenotare i vostri weekend e attendere il prossimo mese per gli eventi di dicembre 2021.

Cecilia Gavazzoni

Ciao, sono Cecilia e studio Lettere Moderne. Adoro scrivere e spesso fingo di essere anche esperta di moda (un’altra mia grande passione). Ah, a volte do anche consigli di Lifestyle e pareri non richiesti. Ma niente di serio, non vi preoccupate.

La barbajada: storia della bevanda milanese dimenticata

La barbajada: storia della bevanda milanese dimenticata

La barbajada: storia della bevanda milanese dimenticata

Milano non è solo la patria della cotolètta e dello sbagliato, Milano è anche una misteriosa bevanda dimenticata: la barbajada. Cos’è? Da dove arriva? Ma soprattutto… che fine ha fatto?

La barbajada è una bevanda che nasce a Milano, molto in voga nella prima metà dell’Ottocento, che accompagnava la degustazione di diversi dolci. Si beveva sia calda, in inverno, che fredda, nella stagione più calda, e le grandi dame e i signori di un tempo di incontravano nelle caffetterie proprio per sorseggiare questa bevanda lanciata da un impresario teatro locale, Domenico Barbaja.

Domenico Barbaja fu un giovane cameriere in una caffetteria meneghina, ma in età più matura divenne uno degli uomini più potenti dell’Europa ottocentesca grazie a un eccezionale talento musicale e un’ineguagliata capacità imprenditoriale. Non a caso, Barbaja diresse diversi grandi teatri milanesi come il Teatro alla Scala, il San Carlo e il Teatro di Cannobiana (oggi teatro Lirico). Fu lui a fondare il Caffè dei Virtuosi, un bar che si ubicava proprio accanto alla Scala per intrattenere i frequentatori del teatro, e proprio in memoria delle sue umili origini di cameriere creò una bevanda golosa e irresistibile: la barbajada, preparata con un mix di cioccolata, latte e caffè in parti uguali a cui si aggiungeva dello zucchero e che veniva mescolata fino a schiumare.

Un vero e proprio “rito delle cinque”, al Caffè dei virtuosi ci si incontrava per discutere di affari generali, società, cultura e politica degustando una bibita nuovissima, accompagnata da biscotti e dolci di ogni tipo. Un peccato di gola dal sapore borghese, ma non solo: negli anni in cui i Savoia, a causa delle invasioni napoleoniche, dovettero rifugiarsi a Cagliari tra il 1807 e il 1814, Francesco d’Austria-Este futuro Duca di Modena annota nella sua Descrizione della Sardegna che il Re di Sardegna Vittorio Emanuele I si alzava ogni giorno alle sette e faceva una colazione “che consiste sempre in barbaja, ossia caffè e cioccolata insieme”.

Per il milanese, la barbajada era comune fino agli anni Trenta del secolo scorso, poi è andata pian piano a scomparire perché il procedimento con il quale si realizza è impegnativo e lungo. Negli anni Cinquanta si poteva trovare solo in pochi bar amanti della tradizione, ma piano piano anche questi locali hanno smesso di produrla fino a causare la sparizione della bevanda negli anni Settanta. L’avvento delle macchinette del caffè e della cioccolata ha reso sempre più obsoleto dover preparare una bevanda mescolando ingredienti a mano, le troppe preparazioni necessarie per la preparazione di una singola tazza hanno fatto sì che questa tradizione si perdesse nel corso della storia.

Sebbene sia difficile degustarla nei locali meneghini, la barbajada rappresenta un simbolo non troppo conosciuto della storia della città di Milano e per questo è stata insignita del titolo De.Co., un riconoscimento dato dal Comune di Milano ai prodotti gastronomici legati alla tradizione della città, alla sua identità e al potere di comunicarla in tutto il mondo (esatto, lo hanno ricevuto anche il panettone e il risotto). Un titolo che la barbajada ha ricevuto soltanto nell’aprile 2008 per sottolineare la sua territorialità.

Oggi è piuttosto difficile trovare un luogo dove poter bere la barbajada seduti davanti a una bella fetta di torta, quei pochi locali che la servivano nei primi anni Duemila hanno recentemente cessato l’attività e questo ha messo in seria difficoltà i cittadini desiderosi di ripercorrere questa tappa della storia milanese. Eppure, cercando con attenzione, abbiamo trovato un paio di esercizi commerciali che propongono la barbajada: prima fra tutti la pasticceria Vergani (Corso di Porta Romana), che la propone per la colazione con una fetta di panettone, ma anche la Torrefazione Hodeidah (via Piero della Francesca), una bottega storica milanese fondata nel 1946. Da non dimenticare nemmeno Pavè (quattro diversi locali, quattro diverse declinazioni di Pavè a Milano), un posto felice che, oltre alle delizie di caffetteria, propone moltissime goloserie provenienti dal loro laboratorio, dalle deliziose brioche per la colazione alle birrette per l’aperitivo. È, al momento, uno degli unici posti a Milano dove poter gustare la barbajada come si faceva una volta. Provare per credere.

di Gaia Rossetti