Il chorizo al vino rosso con puré di patate dolci di Posada Pop Kitchen (Vimercate, MB)
Il comfort food che tutti vorremmo poter mangiare a cucchiaiate sul divano davanti a una serie tv. Le patate dolci più cremose mai assaggiate fanno da sfondo a un chorizo sapido e gustoso, così morbido da sciogliersi in bocca. Posada Pop Kitchen è un locale di cucina messicana a Vimercate in cui si sta bene, si beve bene, ci si sente a casa. Dove il chorizo al vino rosso è solo la punta dell’iceberg di un menù curato, deciso, attento alla materia prima.
Il filetto di canguro alla liquirizia, soia e spinacino di Meat Eat (Varese, VA)
Nonostante l’apertura fresca fresca nell’aprile appena trascorso, Meat Eat si è già conquistato un posto nel nostro cuore. Non solo per il personale giovane e preparato, ma soprattutto per la qualità dei piatti proposti. La carta ruota attorno alla carne, ovviamente, e la loro specialità sono i tagli dry aged: fiorentine, costate e tomahawk frollate a secco nell’arco di 5-8 settimane per far sì che la carne ceda fino al 20% dei liquidi e risulti tenera, marmorizzata alla perfezione e con un aroma unico. Quello che ci ha particolarmente colpiti è, però, un antipasto, il filetto di canguro alla liquirizia, soia e spinacino. Il canguro è una carne morbida e ferrosa che qui viene scottata sui lati e servita con germogli di soia e croccanti foglie di spinacino irrorati da una golosissima salsa di soia e liquirizia. Chi avrebbe mai detto che carne e liquirizia fossero un abbinamento così perfetto?
Gli spaghetti tirati a mano serviti con salsa di sesamo, arachidi e pepe di Sichuan de Le Nove Scodelle (Milano, NoLo)
L’indirizzo a Milano per mangiare cucina cinese del Sichuan è, senza ombra di dubbio, Le Nove Scodelle in Piazzale Loreto. Trattoria tradizionale piccolina a cui corrisponde un menù piuttosto breve: nove piatti principali serviti in scodelle di ceramica (il 9 è il numero sacro all’imperatore), qualche antipasto e due o tre primi a diversi gradi di piccantezza, ma comunque tutti dai sapori decisi. Il nostro piatto preferito sono stati senza dubbio gli spaghetti tirati a mano: pasta di grano lunga, spessa, ben condita e cotta al punto giusto che quando la addenti ti fa dubitare delle tue origini italiane. Può la Cina offrire una pasta fresca degna delle migliori sfogline emiliane? Eccome se può.
Gli spaghetti tirati a mano de Le Nove Scodelle
Fuori lista: La pizza con ragù alla bolognese di Enosteria Lipen (Triuggio, MB)
Vi aspettavate cinque piatti, lo sappiamo, ma la pizza al ragù di Lipen ci è piaciuta così tanto che non potevamo escluderla da questa compilation. E non siamo solo noi a dirlo: premiata con i tre spicchi Gambero Rosso anche nell’edizione 2023 dell’omonima guida alle migliori pizzerie, la pluripremiata pizza di Corrado Scaglione compare nel 2018 nei 70 Best Restaurants with Pizzeria in the World, nella guida Pizzerie d’Italia de L’Espresso nel 2019 e nel 2020 nella classifica 50 Top Pizza. Morbida, alveolata, digeribile, con ingredienti di primissima qualità e attenzione alla tradizione, senza però tralasciare una decisa spinta all’innovazione. Il piatto della domenica in famiglia che incontra la pizza del venerdì sera con gli amici del calcetto.
La pizza al ragù di Lipen
Sì, lo sappiamo, non a tutti piace la pizza napoletana con il cornicione. Sì, lo sappiamo, abbiamo osato paragonare gli spaghetti cinesi alla pasta fresca all’uovo di Reggio Emilia. Sì, lo sappiamo, non ci credete che l’harissa si sposi da dio con la rucola. Sì, lo sappiamo, siete restii ad assaggiare il canguro. Ma a cosa serve il cibo se non a connettere, unire, identificarci, creare scompiglio?