Spiderman: 60 anni e non sentirli!

Spiderman: 60 anni e non sentirli!

Spiderman: sessant’anni…e non sentirli!

Nonostante gli anni comincino a farsi sentire (sono ben 60), i sensi di ragno del nostro Spiderman (non più di quartiere) sono sempre molto reattivi. Milan Games Week & Cartoomics celebrano i 60 anni del mitico Uomo Ragno con una mostra e un ospite davvero speciale: Humberto Ramos.

Era il 21 ottobre del 1962, oltre sessanta anni fa, quando negli Stati Uniti, sulle pagine del n. 15 di Amazing Fantasy, usciva una storia a fumetti con un nuovo personaggio destinato a entrare nei cuori del pubblico di tutto il mondo: Spider-Man, l’Uomo Ragno. Rivoluzionando quello che era il mondo dei supereroi dell’epoca, perlopiù popolato di uomini adulti, il giovane adolescente Peter Parker, ragazzino genialoide preso in giro dai compagni di classe che assume superpoteri grazie al morso di un ragno radioattivo, divenne subito l’eroe in cui ogni ragazzo o ragazza poteva liberamente identificarsi. E fu subito un grande successo, soprattutto grazie alle grandi matite chiamate a disegnarlo, dando forma alle storie mirabilmente scritte dal suo vulcanico inventore, Stan Lee. Da Steve Ditko, il primo, passando per Buscema, Romita, McFarlane fino a Humberto Ramos, ospite speciale di Milan Games Week & Cartoomics, chiamato proprio a celebrare questo importante anniversario. Per festeggiare degnamente i sessant’anni dello spararagnatele più amato del mondo, in calendario una mostra e un incontro davvero imperdibili!

LA MOSTRA

Curata e allestita negli spazi del Padiglione 12 in collaborazione con WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano, la mostra 1962-2022: BUON COMPLEANNO SPIDEY! è un vero e proprio tempio dedicato ai sessanta anni di Spider-Man. Grazie a sei gigantografie, ognuna dedicata a un decennio, si può infatti cogliere in un sol colpo d’occhio l’evoluzione grafica del personaggio dal 1962 ad oggi, anche grazie a una strepitosa esposizione di tavole originali di John Romita Sr. (1972 originale da The Amazing Spider-Man numero 109), Ross Andru (1974 The Amazing Spider-Man numero 130), Todd McFarlane (1988 The Amazing Spider-Man numero 301), John Romita Jr. (1997, Spider-Man numero 76), Mark Bagley (2006, Ultimate Spider-Man numero 101) fino alla gigantografia della tavola speciale realizzata da Humberto Ramos per Marvel proprio per celebrare i sessanta anni di Spidey.

La grande scuola italiana, che ha contribuito non poco al rinnovamento del personaggio negli ultimi anni, sarà rappresentata da una tavola originale di Gabriele Dell’Otto. Non solo, in esposizione anche una tavola originale realizzata apposta per la mostra da Claudio Sciarrone, noto artista Disney, che ultimamente per Marvel sta disegnando una nuova e originalissima versione del personaggio.  A celebrare la prima apparizione in assoluto, quella pubblicata su Amazing Fantasy n. 15, sarà una selezione di alcune pagine proposte in una veste davvero unica. Saranno presenti, infatti, alcune riproduzioni degli originali di Steve Ditko, stampate in altissima qualità tanto da essere ben visibili correzioni a matita e note a margine, provenienti direttamente dalla Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, dove sono conservati gli originali dell’opera.

E per finire lui, la star, il Santo Graal di ogni collezionista: una copia originale dell’Amazing Fantasy n. 15 del 1962, preziosissimo esemplare autografato niente meno che da Stan Lee in persona. Basti pensare che una copia di questo fumetto è stata recentemente battuta all’asta negli Stati Uniti, il 9 settembre 2021, per 3.5 milioni di dollari, il prezzo più alto mai pagato in assoluto per un comic book.

HUMBERTO RAMOS A MILANO

Tra gli autori Marvel più amati in assoluto a livello mondiale, e grande rinnovatore della grafica di Spider-Man, Humberto Ramos è stato invitato come ospite speciale per festeggiare questo importante anniversario. Sarà presente tutti e tre i giorni con panel e tante sorprese. In particolare, durante la giornata di sabato 26 novembre, racconterà al grande pubblico di Milan Games Week & Cartoomics il suo rapporto con il personaggio e le sue ispirazioni artistiche. Con Ramos saranno presenti sul palco anche Gianandrea Muià (noto attore, doppiatore, web content creator e grande esperto di comics) e Claudio Sciarrone, nota matita Disney che ultimamente ha prestato la sua arte anche al nostro amatissimo Spidey di quartiere. Sul palco con loro anche una vera e propria orda di cosplayer Spider-Man: i più piccoli si caleranno nei panni del loro supereroe preferito grazie ai costumi omaggiati dal leader mondiale nel travestimento, Rubie’s, mentre i più grandi saranno chiamati a raccolta da MATI (Marvel Avengers Team Italia). Una photo opportunity unica, uno scatto che rimarrà di certo negli annali della manifestazione.

Quando il vino diventa una questione di famiglia: Tenute dei Paladini

Quando il vino diventa una questione di famiglia: Tenute dei Paladini

Vino, tradizione, famiglia: Tenute dei Paladini

Durante l’ultima edizione di Trevino abbiamo avuto l’opportunità di conoscere (e degustare) i vini prodotti da Tenute dei Paladini, una storica azienda del Trapanese. Matteo Paladino, il titolare, ci ha fatto fare un giro (purtroppo per noi a distanza) nelle cantine…

Il profumo di Sicilia che esce da ogni goccia di vino. La terra, il mare, la tradizione che si immerge nell’innovazione. Una storia che prosegue da quasi cento anni e che porta avanti qualcosa di ben più grande di un lavoro: una passione, una causa comune che è una vera e propria “questione di famiglia” che ha coinvolto tre generazioni ed è arrivata oggi a un nuovo capitolo della propria storia.

Una storia che attraversa i luoghi, le campagne e le colline della Sicilia occidentale, tra Trapani, Petrosino, Mazara del Vallo e Salemi, dove si estendono i 60 ettari di terreni della famiglia Paladino e dove viene prodotto il vino di Tenute dei Paladini, la storica azienda agricola trapanese.

Trevino, la fiera del vino organizzata da Vale20 e a cui abbiamo avuto il piacere di partecipare in quel di Treviglio Fiere qualche giorno fa, è stata l’occasione per conoscere e innamorarci di questi vini completamente “made in Sicily” e di conoscere la storia della famiglia Paladino.

La nostra storia parte da molto lontano e ha coinvolto la nostra intera famiglia”, ci ha raccontato Matteo Paladino, il titolare di Tenute dei Paladini, che rappresenta la terza generazione e gestisce oggi l’azienda assieme alla sorella. “Da mio nonno fino a me mia sorella, passando per i nostri genitori. Non è solo un lavoro, ma una parte di noi.
Inizialmente non imbottigliavamo, ma vendevamo l’uva. Da poco più di dieci anni abbiamo deciso di fare un salto di qualità, di cominciare a produrre il nostro vino e…i risultati sono stati ottimi
”, prosegue.

Una lunga storia che, come abbiamo accennato, è un “blend” (concedeteci l’uso improprio di questo termine) tra tradizione e innovazione, tra il nero d’avola e il merlot, tra lo zibibbo e lo chardonnay e si unisce in un risultato di impatto, che coinvolge il palato.

LA “LINEA”
Abbiamo una produzione molto ampia”, ci racconta. “Dalla linea Isola, con l’Isola Bianca (Cataratto) e l’Isola Rossa (Nero d’Avola) alla linea Palatium (Cataratto-Chardonnay, Grillo e Nero D’Avola), fino all’Emà, un blend tra moscato bianco e zibibbo secco, e all’Iside, il nostro spumante Extra Dry.
In ogni nostro vino si può respirare l’odore della nostra terra”.

IL FIORE ALL’OCCHIELLO: IL SAN GIORGIO
Tra i fiori all’occhiello dell’azienda siciliana troviamo sicuramente il San Giorgio, un blend tra nero d’avola e Merlot (70% Nero D’Avola, 30% Merlot) dal profumo accattivante di frutta rossa, prugne e spezie e da un colore rosso intenso in cui si esaltano le sfumature violacee. Un vino corposo, “tannico” al punto giusto e che resta persistente in bocca.
Assieme all’Emà, un terre siciliane IGT, è uno dei vini di cui siamo più fieri”, ci conferma Matteo Paladino.
E noi non possiamo che dargli ragione.

 

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Francesco Inverso

Quando scrissi la prima volta un box autore avevo 24 anni, nessuno sapeva che cosa volesse dire congiunto, Jon Snow era ancora un bastardo, Daenerys un bel personaggio, Antonio Cassano un fuoriclasse e Valentino Rossi un idolo. Svariati errori dopo mi trovo a 3* anni, con qualche ruga in più, qualche energia in meno, una passione per le birre artigianali in più e una libreria colma di libri letti e work in progress.
Sbagliando si impara…a sbagliare meglio.

La seconda sorpresa dell’amore di Marivaux a Teatro

La seconda sorpresa dell’amore di Marivaux a Teatro

La seconda sorpresa dell’amore di Marivaux a Teatro

Arriva a Milano nella sua prima traduzione italiana la commedia del più importante drammaturgo francese del Settecento. Sei personaggi a confronto sul tema dell’amore, tra intrighi e tranelli, struggimenti e risate, il cammino del sentimento per sfuggire alle imposizioni della ragione.

Nell’ambito del progetto internazionale “Marivaux: le utopie”, volto a rivalorizzare e diffondere la conoscenza del più grande drammaturgo francese del Settecento, arriva, sul palco del Piccolo Teatro Grassi una sua commedia importante, La seconda sorpresa dell’amore, rappresentata nella sua prima traduzione integrale in lingua italiana. Lo spettacolo, in prima assoluta a Milano dopo il debutto lo scorso anno al Teatro della Pergola di Firenze, andrà in scena dal 23 al 27 novembre con la regia e traduzione di Beppe Navello.

Il testo, considerato un capolavoro francese di rara finezza introspettiva, vede i sei personaggi in scena struggersi per arrivare alla conoscenza di sé, analizzando costantemente quell’alchimia tra le emozioni del cuore e le determinazioni della ragione che alla fine rivelano, appunto con sorpresa, la forza invincibile dell’amore.

Quello di Marivaux – afferma Navello – è un testo complesso e articolato che richiede una più matura esperienza attoriale, anche se racconta le vicende di cinque giovani in cerca d’amore e un solo personaggio di età decisamente adulta. Amour è la parola che ricorre più frequentemente nei titoli delle opere teatrali di Marivaux e anche in questo caso, i sei personaggi si confrontano in modo serrato sul tema: come quasi sempre in Marivaux, tutto è chiaro e compiuto fin dalla prima scena, dal primo incontro. Ma tutto resta comunque da capire e soprattutto da dire. L’amore c’è e domina, anche se lo si vuole esiliare per paura che faccia troppo soffrire; e tocca agli attori il compito di coinvolgere gli spettatori in questa appassionante e inarrestabile ricerca“.

La produzione, realizzata dall’Associazione Teatro Europeo in collaborazione con Teatro della Toscana Teatro Nazionale e con il sostegno di MIC Direzione Generale Spettacolo, vede interpreti Lorenzo Gleijeses, Daria Pascal Attolini, Marcella Favilla, Fabrizio Martorelli, Stefano Moretti Giuseppe Nitti. Le scene e costumi sono firmati da Luigi Perego, le musiche composte da Germano Mazzocchetti, le luci da Orso Casprini

Ad integrazione del progetto che incoraggia la cultura e conoscenza di Marivaux in Italia, sabato 26 novembre, alle ore 17:00 presso il Chiostro Nina Vinchi, saranno presentati iprimi tre volumi dell’opera teatrale di Marivaux tradotta in lingua italiana, un’impresa editoriale che conta complessivamente sette volumi, pubblicata dalle edizioni Cue Press. Ad introdurre ed illustrare l’opera saranno Claudio Longhi, direttore del Piccolo Teatro, Paola Ranzini (Institut Universitaire de France-Avignon Université), curatrice del progetto editoriale, Beppe Navello, traduttore di alcune opere ivi contenute, Mattia Visani, direttore CuePress ed Ena Marchi, responsabile editoriale per Adelphi edizioni e co traduttrice, con Enrico D’Amato del Trionfo dell’amore.

Milano Design Film Festival inizia il 22 novembre

Milano Design Film Festival inizia il 22 novembre

Milano Design Film Festival inizia il 22 novembre

La kermesse culturale che attraverso il video avvicina il grande pubblico alle concezioni più contemporanee del design e dell’architettura è alle porte.

Milano Design Film Festival celebra i suoi primi dieci anni con un’edizione speciale rinnovata nella forma e nei contenuti, e con la nuova Direzione Artistica di Cristiana Perrella che sceglie di essere affiancata da un team di Guest Curator composto dal filosofo Emanuele Coccia, l’architetta, ricercatrice e autrice Bianca Felicori e l’architetta e designer franco-iraniana India Mahdavi. 

Dal 22 al 26 novembre 2022, in vari luoghi della città, dal centro alla periferia – Triennale Milano, Anteo Palazzo del Cinema, Cinema Teatro Edi/Barrio’s, Milano, Tilane, Biblioteca e centro culturale, Paderno Dugnano, ADI Design Museum, Milano – MDFF porta in scena film di designer e film sul design di registi e artisti che esplorano le nuove tendenze e leggono il design da diverse prospettive, ampliando il contesto e i significati della disciplina, mostrandone nuove visioni e indagando il linguaggio dell’immagine in movimento come elemento di ricerca progettuale.

Cinque sezioni, tre a candidatura libera  Official Selection, AFA Architecture Film Award, MDFF Student Award  due curatoriali IMMAGINARE con La moda fuori stagione a cura di Emanuele Coccia e Inflatable, Baby a cura di Bianca Felicori e Iranità a cura di India Mahdavi e RADICI dedicata a Gae Aulenti  e due Premi, oltre a eventi speciali e talk. 

Cellarverse: le cantine italiane nel metaverso

Cellarverse: le cantine italiane nel metaverso

CellarVerse: le cantine italiane nel metaverso

CellarVerse è una startup tutta italiana nel metaverso, con sede a Chiasso, che vuole diventare riferimento per gli appassionati del mondo del vino e per gli operatori del settore in maniera completamente innovativa…

Nata da un’idea di Paolo Angeleri e Rosangela Mastronardi con il supporto di Salvatore Bruno, Antonella Groppo e Daphne Rechberger, CellarVerse è una startup tutta italiana nel metaverso, con sede a Chiasso, che vuole diventare riferimento per gli appassionati del mondo del vino e per gli operatori del settore in maniera completamente innovativa. 

Gli obiettivi di CellarVerse sono infatti differenti e diversificati e vogliono rispondere alle esigenze sia dei consumatori che degli operatori del settore del vino, delle cantine, mettendo in connessione le due realtà e garantendo reciproci vantaggi. 

Dal lato delle cantine che scelgono di affiliarsi a CellarVerse la possibilità è quella di avere un canale alternativo, che si sta espandendo, di avere accesso a nuove tecnologie che possono aiutare a diffondere la cultura del vino anche tra i più giovani e meno esperti. 

Per l’affiliazione al network alle cantine si richiede un numero minimo di 12 bottiglie che saranno poi immesse nel metaverso. 

“Selezioniamo solo bottiglie particolari sia vintage sia collezioni speciali realizzate esclusivamente per essere vendute solo tramite l’acquisto di un NFT (come una collezione numerata di 12 bottiglie di Jarno Rosso del Podere Castorani firmate a mano da Jarno Trulli). Il numero massimo non è definito ma non puntiamo su grandi numeri quindi difficilmente pianificheremo più di 240 bottiglie della stessa cantina in un anno. Le vendite sono basate su release limitate a distanza minima di 1 mese fra una e l’altra, ogni release conterrà le bottiglie di cantine da 1 a 4. A differenza di altri che entrano nel mondo degli NFT con numeri dai 1000 in su, la nostra idea è quella di rimanere contenuti con i rilasci per creare maggior valore e unicità all’NFT associato alla bottiglia fisica così come prodotta dalla cantina o con la collaborazione di un artista. Le ultime collaborazioni che stiamo stringendo proporranno proprio delle piccole collezioni con etichette personalizzate da artisti o bottiglie dipinte che saranno vendute esclusivamente sul nostro sito.”  Spiega il CEO, Rosangela Mastronardi.

A differenza di alcuni dei comptetitors, CellarVerse dà la possibilità di accedere alla sua Community non solo ai grandi nomi del mondo vino, ma anche alle piccole aziende con prodotti di nicchia e qualità. Questo per permettere di affiancare al loro tradizionale canale di vendita un canale alternativo che attraverso utilizzo di nuove tecnologie possa creare una user experience immersiva. 

Per quanto riguarda il pubblico, CellarVerse, desidera riunire persone che condividono una passione comune: il vino.

Affiliandosi a CellarVerse chiunque può decidere di acquistare una bottiglia “speciale” da una delle cantine affiliate al network, bottiglia che continuerà ad essere fisicamente conservata in cantina ma che diventa a tutti gli effetti di proprietà del compratore che ne possiede anche una versione virtuale, sempre disponibile alla visione nel metaverso. 

L’avere un NFT all’interno dell’account, o all’interno del wallet collegato concede il diritto di accedere alla community. L’adesione alla community non prevede costi aggiuntivi ed è “lifetime”. Non verrà perciò fatto il burn dell’NFT dopo aver riscattato la bottiglia ma verranno solo cambiati perché questa rimanga come ricordo/collezionismo nel wallet dell’acquirente. 

Far parte della community CellarVerse, garantisce anche l’accesso a molti eventi che si svilupperanno in una cantina nel metaverso ancora in fase di realizzazione, ma anche in luoghi fisici e reali. Questo luogo sarà il punto di ritrovo dove si incontreranno virtualmente i membri per discutere e dove saranno organizzati eventi virtuali con le cantine per la presentazione dei loro prodotti. Verranno organizzati anche eventi speciali, in quel caso la partecipazione sarà soggetta all’acquisto di un ticket di ingresso.

I fondatori

Paolo Angeleri, co-fondatore di CellarVerse si occupa della parte tecnologica per fare in modo che la società sia sempre al passo con le ultime scoperte. Insieme a Rosangela curano la parte social e selezionano gli artisti con cui collaborare. 

Laureato in Economia e Management delle Istituzioni e dei Mercati Finanziari presso l’università commerciale “L. Bocconi” nel 2011, lavora da oltre 10 anni per importanti realtà del settore finanziario operanti sia in Italia che in Svizzera.

La sua passione per il vino è nata dopo un viaggio in Toscana dove ha scoperto quanto amore e lavoro si cela dietro ad esso.

Per staccare dal lavoro ama rilassarsi sui campi da golf e per lui la 19esima buca è sempre rappresentata da un ottimo bicchiere di vino.

Rosangela Mastronardi co-fondatrice e CEO di CellarVerse, si occupa di strategia, scegliendo le bottiglie con le Cantine Partner. Con Paolo curano la parte social e selezionano gli artisti con cui collaborare. 

Rosangela è anche sommelier (AIS) certificata. La sua passione per il vino è nata tra le mura universitarie della città di Siena dove ha studiato Economia delle Istituzioni e dei Mercati Finanziari. Lavora da oltre 10 anni per importanti realtà del settore finanziario operanti sia in Italia che in Svizzera.

Per staccare dal lavoro ama viaggiare con il marito Alberto e il figlio Riccardo di 3 anni,  sempre alla ricerca del Vino perfetto.

Partnership 

La creazione dello smart contract e della connessione fra il marketplace proprietario con la blockchain Polygon sono stati curati da Vero4Chain Srl, una società spinoff del Dipartimento di Informatica dell’Università di Verona, specializzata nello sviluppo di soluzioni software per blockchain. 

Collaborazioni artistiche 

La prima collaborazione artistica di Cellarverse è stata finalizzata con Mr. Savethewall, l’artista comasco esponente della street art e divenuto famoso per i suoi murales “inusuali”, realizzati non direttamente sui muri bensì su nastro adesivo facilmente removibile. 

Cellarverse collabora anche con Deodato Arte, il brand leader in Italia e punto di riferimento in tutto il mondo per Pop e Street Art.

Le collaborazioni artistiche sono comunque in continua evoluzione.