


Bergamo è la città delle biciclette
A Bergamo il premio per la mobilità dolce e sostenibile
Il Comune lombardo si aggiudica l’Edizione 2022 dell’Urban Award per l’attenzione alla mobilità dolce e riceve tre cargo bike elettriche Bergamont, seguono Cuneo e Caltanissetta
È Bergamo la città italiana più attenta alle due ruote a pedale di quest’anno. Il Comune lombardo ha vinto l’Edizione 2022 dell’Urban Award, il contest ideato da Ludovica Casellati e organizzato con Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), che premia ogni anno i migliori progetti legati alla bicicletta e alla mobilità sostenibile realizzati delle amministrazioni comunali sul territorio nazionale. A convincere la giuria composta da esperti del settore e giornalisti è stato il progetto Bergamoinbicicletta
Con la vittoria dell’Urban Award 2020, Bergamo riceve in premio una dotazione gratuita di tre cargo bike elettriche motorizzate Bosch offerta da Bergamont, azienda leader nel settore associata a Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), partner storico del premio Urban Award.
Per Piero Nigrelli, direttore settore ciclo di Confindustria ANCMA, “quella di ANCMA è, infatti, una partecipazione consolidata e convinta: anche l’industria del ciclo vuole fare la propria parte in modo concreto, contribuendo alla promozione dell’utilizzo della bici e valorizzando le buone pratiche delle amministrazioni locali, affinché siano di ispirazione anche per altri Comuni in Italia. Il plauso alla città di Bergamo e agli altri municipi mi sento pertanto di estenderlo anche alle aziende associate Bergamont e Bosch, che hanno reso disponibile gratuitamente questo parco bici”.
“In Bergamont, attraverso i nostri prodotti – ha precisato Paolo Bianchini, Marketing Manager Scott Bike Division – lavoriamo costantemente per contribuire alla mobilità, anche se la strada da percorrere è ancora tanta. Siamo fieri di essere partner di un progetto che premia le realtà cittadine che si impegnano di più su questa tematica, sempre più importante. Con i nostri prodotti promuoviamo attivamente il cambiamento della mobilità. L’utilizzo delle nostre cargo bike non è solo la scelta più ecologica, ma anche il mezzo di trasporto più veloce in città“.
Infine, Federica Cudini, Country Marketing Manager Bosch eBike Systems Italia, sponsor tecnico dell’Urban Award, ha sottolineato: “Siamo orgogliosi di continuare a far parte di questo gruppo di lavoro e di associare il nostro brand a questo importantissimo premio. Questo riconoscimento è stato, negli anni, la dimostrazione di quanti passi avanti si siano fatti sul tema della mobilità nelle nostre città. In passato si discuteva di come le necessità delle persone in bicicletta fossero poco rilevanti nella progettazione degli spazi pubblici e di come spesso quei pochi progetti attivati, diventassero un problema per le persone a piedi e per gli automobilisti. Oggi invece, nei Comuni con cui ci interfacciamo, sindaci, assessori e dirigenti manifestano una grande voglia di cambiamento e propongono progetti sfidanti e di alto livello, come quelli che ci sono stati presentati per questa edizione, dimostrando una evidente preparazione tecnica sul tema”.

Sostenibilità, mindfulness e realtà aumentata: turismo tra metaverso e viaggi insoliti
Sostenibilità, mindfulness e realtà aumentata: turismo tra metaverso e viaggi insoliti
Torna il 29 e 30 novembre a Firenze Bto, la più grande manifestazione italiana su travel e innovazione. 100 appuntamenti con i maggiori esperti tra installazioni interattive e colonne “parlanti”. 14/a edizione plastic free, allestimenti di ecodesign e sconti per la mobilità sostenibile
Sostenibilità, nomadismo digitale, experience, anche in chiave di ricerca interiore, da fare in solitaria: sono alcune delle tendenze che guidano le prenotazioni dei viaggiatori. Nuove forme di turismo, tra Metaverso, mete insolite e permanenze di medio-lungo periodo, saranno al centro della 14esima edizione di BTO – Be Travel Onlife, la manifestazione di riferimento in Italia dedicata al connubio tra innovazione e turismo. L’appuntamento è alla Stazione Leopolda di Firenze martedì 29 e mercoledì 30 novembre. BTO – Be Travel Onlife è un evento di Regione Toscana e Camera di Commercio di Firenze. L’organizzazione è a cura di Toscana Promozione Turistica, PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana.
Metatourism è la parola chiave di un programma denso di contributi di rilievo: 100 eventi tra approfondimenti, workshop e speech futuristici per conoscere le nuove tendenze su tecnologia applicata al travel, destinazioni, professioni, modi di viaggiare. Se entro il 2026 un quarto delle persone trascorrerà almeno un’ora al giorno nel Metaverso (stima di Gartner), BTO 2023 si presenta come una grande anteprima: grazie alla creatività futuristica di La Jetée, la Stazione Leopolda ospiterà una serie di spettacolari installazioni. Un colonnato “parlante” introdurrà i visitatori anticipando le aree tematiche della manifestazione grazie alla tecnologia della realtà aumentata, mentre all’interno sarà possibile fare “conoscenza virtuale” di alcuni tra i principali speaker: basterà inquadrare il badge identificativo che porteranno al collo o le rispettive copie “fotografiche” riportate a grandezza naturale su un wall, per ascoltare la presentazione dalla loro viva voce.
Altra novità è la META-BTO realizzata da Carraro LAB, una sperimentazione inedita della sinergia phygital tra eventi fisici e virtuali: mentre sul palco si tiene l’intervento inaugurale, nel grande schermo compare il duplicato virtuale della Leopolda, con avatar e ambienti 3D che interagiscono con i relatori e partecipanti reali. Una parte della mostra virtuale è dedicata alle linee guida della Commissione Europea, con le citazioni delle prese di posizione di Ursula Von Der Leyen e del Commissario Thierry Breton, volte a stimolare un approccio europeo al Metaverso, che intende essere etico, legale, sicuro, non monopolistico. Una seconda area espositiva 3D presenta i concetti chiave del Metaverso Turistico, che si pone come evoluzione immersiva per promuovere il viaggio reale. Altra opportunità offerta ai partecipanti a BTO 2022 è visitare personalmente, sotto forma di avatar, la rassegna nel Metaverso, accedendovi in modalità cross-device da Pc, Smartphone e Visori VR attraverso un Qrcode/link che verrà fornito dopo le presentazioni. La sperimentazione di META BTO è una case history emblematica delle applicazioni del Metaverso al turismo MICE.
La ricerca di soluzioni sostenibili è, insieme all’innovazione, l’altro filo rosso di BTO 2022: non a caso la 14/a edizione mette al bando la plastica e punta sulla mobilità alternativa. Grazie a un accordo con Publiacqua, all’interno della Leopolda saranno disponibili due fontane di acqua potabile. Anche per gli allestimenti sono stati adottati principi di ecodesign, con materiali a basso impatto e attenzione alla modalità di smaltimento. Tra i partner dell’iniziativa Bird e Ridemovi, per sconti sul noleggio di monopattini, bici e ebike per i partecipanti.
Per questa edizione, la Camera di Commercio di Firenze, comproprietaria del marchio BTO insieme a Regione Toscana, ha coinvolto il sistema camerale italiano e gli operatori economici attivi nei territori attraverso la promozione di BTO ON TOUR, un’anticipazione dei grandi temi dell’iniziativa. La promozione si è sviluppata in tre appuntamenti in cui è stato presentato il tema centrale di BTO2022: Metatourism. BTO ON TOUR si è svolto su tre tappe: a Siena il 3 novembre nel complesso di Santa Maria della Scala, a Padova il 15 novembre, nell’ambito di Digital Tourism 2022 e, infine, a Roma presso la sede di Unioncamere il 16 novembre scorso.
Il programma di BTO nasce dal lavoro corale dell’Advisory Board composto da professionisti provenienti da tutta Italia, coordinati dal direttore scientifico, Francesco Tapinassi. Quattro i topic attorno ai quali si snoda il programma: Hospitality, Food & Wine, Destination, Digital Strategy & Innovation.
L’apertura dei lavori in Leopolda è prevista alle 9.45 di martedì 29 novembre. Alle 10.30 è in programma l’inaugurazione di BTO2022 alla presenza del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, del Presidente della Camera di Commercio di Firenze, Leonardo Bassilichi e degli organizzatori. A seguire, alle 11, il panel “Destinazione Toscana, risultati e prospettive per il 2023” con l’assessore al Turismo regionale, Leonardo Marras. Partecipano, tra gli altri, Matteo Biffoni presidente Anci Toscana, Francesco Palumbo direttore Fondazione Sistema Toscana e Francesco Tapinassi, qui nella veste di direttore di Toscana Promozione Turistica.
HOSPITALITY – Sul fronte Hospitality, area tematica coordinata da Nicola Zoppi, e costruita anche con il prezioso contributo delle Associazioni di categoria nazionali, si confronteranno un eccentrico futurista quale Simone Puorto e un nostalgico tradizionalista dell’ospitalità come Michil Costa, oltre a un pool di accademici e manager chiamati a valutare opportunità e rischi dei Metaversi. Uno dei panel più attesi, relativo alle difficoltà del recruting negli hotel italiani, vedrà protagonisti il direttore generale di Federalberghi Alessandro Nucara, il direttore generale di Confindustria Alberghi Barbara Casillo e il coordinatore nazionale di Confesercenti Corrado Luca Bianca in un confronto titolo “Big Quit, Quitfluencer e Appeal nel turismo” (30 novembre ore 11). Insieme a Federalberghi parleremo di innovazione e trasferimento di competenze grazie all’apprendistato mentre con Confindustria Alberghi vedremo cosa cambia per le grandi piattaforme online e gli albergatori dopo i nuovi regolamenti dell’UE
FOOD & WINE – Strategie internazionali a confronto nel topic dedicato al Food & Wine Tourism, curato da Roberta Milano: al tavolo gli Enti del Turismo di Spagna, Slovenia e Danimarca, in partnership con ADUTEI, Associazione delegati Ufficiali Turismo Estero in Italia. Sotto i riflettori anche alcune rinomate mete enogastronomiche italiane, quali Langhe Monferrato e Roero, Trentino, Emilia. Di enoturismo si parlerà anche con Vinophila, il primo metaverso dedicato al vino e alle bevande alcoliche, e Winearound, piattaforma di prenotazione digitale per le visite nelle cantine e Barbara Sgarzi, giornalista, docente e sommelier. A supporto delle strategie i numeri, con gli interventi di: Monica Mantovani di Ipsos; Stefano Epifani, presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale; The Fork. Tra le visioni quella di Davide Rampello, direttore Artistico Rampello & Partners, e Febo Leondini, docente Master in Trade management alla Luiss Business School. Focus su ristorazione con Carmela Colaiacovo, Presidente di Confindustria Alberghi, Anna Prandoni, direttore di Gastronomika, Alberto Lupini, direttore di Italia a Tavola. Tra le aziende tecnologiche presenti Var Group, AlmavivA S.p.A., Foodchain, per toccare i temi della sostenibilità, dello spreco alimentare, dei vantaggi della digitalizzazione e della tracciabilità: 120 miliardi è il valore del falso Made in Italy agroalimentare nel mondo e la tecnologia è un’arma potente contro la contraffazione Italian Sounding.
DESTINATION – La transizione green delle Destination, al centro dell’area tematica curata da Emma Taveri. A partire da nuovi modelli di innovazione digitale e ambientale dall’Europa, analizzati in compagnia di Patrick Torrent, vicepresidente di NECSTouR, rete di regioni Europee impegnate nella sostenibilità economica, sociale e ambientale attraverso il turismo. Al panel parteciperanno anche Regione Toscana, Andalusia e Bretagna. Di viaggi sostenibili si parlerà anche con IPSOS, con la Rete dei Comuni Sostenibili, ASVIS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) e con gli assessori di Firenze, Milano e Venezia. Dal Nord Europa a BTO arriveranno inoltre destinazioni virtuose nel marketing territoriale come la Finlandia, Svezia e Svizzera. Dall’Europa all’impegno delle Regioni italiane, con la presentazione del Tourism Digital Hub, un ecosistema turistico integrato al centro di un approfondimento con Toscana Promozione Turistica, Regione Veneto, Commissione politiche per il turismo Regioni e Province autonome. Non solo digitale e tecnologia, ma si parlerà anche travel for good, e cioè viaggiare creando un impatto positivo, con Better Places e il Transformational Travel Council. New entry il Centre regionale de tourisme Val de Loire che interverrà con il suo direttore generale, Marc Richet, presentando in anteprima a BTO il piano di innovazione nel settore turistico regionale.
DIGITAL STRATEGY & INNOVATION – Sulle definizioni di Metaverso e sulle applicazioni delle tecnologie Web3 nel turismo si svilupperà il programma Digital Strategy & Innovation curato da Giulia Eremita e Rodolfo Baggio. Phu Styles, nota come “Madame Crypto”, racconterà le community di viaggiatori Web 3, DeFi, NFTs, P2E e metaversici, tra esperienze dematerializzate e reali. Proprio sull’autenticità come chiave di volta per portare le esperienze immersive e della VR al largo pubblico, interverrà Stephen Hicks, neuroscienziato dell’Università di Oxford e founder di Oxsight Limited che sta cercando di rendere ancora più “umanizzati” gli avatar con il tracciamento in tempo reale delle espressioni. Inoltre, verranno presentati in esclusiva numeri e trend della Wunderman Thompson, a cura della direttrice globale, Emma Chiu. Da non perdere “Martech e privacy, una relazione complicata”, l’incontro promosso da Fondazione Sistema Toscana e moderato da Gianluca Diegoli, Marketing Advisor & Docente IULM e dedicato al data driven marketing, perché la raccolta dati deve fare i conti con le crescenti esigenze di tutela della privacy. Se ne parlerà con Isabella Mazzeo, Ads Privacy and Data activation Lead Google, Massimo Fubini, General Manager MailUp+Contactlab, Guido Scorza, Componente del Garante per la protezione dei dati personali e Chiara Leoni, Avvocato IT & Data Protection. Di prospettive per la filiera turistica italiana con una riflessione sull’attuale contesto competitivo condizionato da forte incertezza si discuterà con Tito Nocentini, Direttore Regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo e Sara Giusti, Economista Intesa Sanpaolo.
CASSETTE DEGLI ATTREZZI – Nutrito il programma dedicato agli addetti ai lavori, con eventi pensati per fornire la “cassetta degli attrezzi” per acquisire o sviluppare competenze specifiche. Tra queste le analisi sul segmento dei “solo traveller”, ovvero i viaggiatori solitari, su cui stanno puntando diversi player, la lezione di “Tik Tok per neofiti” a cura di Elena Farinelli, Docente Social Media e consulente di Web Marketing, gli strumenti base di Email Marketing Automation, con Alessandra Farabegoli, docente e email marketing expert. Spazio alla creatività nell’ospitalità con gli alloggi WOW e le unique selling proposition. Oltre ai consigli di un fotografo top per rendere instagrammabile anche ciò che a prima vista non sembra. I problemi di carenza personale e quelli dei rincari delle forniture verranno trattati da esperti di revenue management e controllo di gestione. Infine, un pool di esperti si confronterà per capire come stiano andando gli investimenti nel settore alberghiero in questa fase di grandi cambiamenti.
BTO LABS – I momenti formativi proseguono online fino alla fine di dicembre grazie ai “BTO Labs”, laboratori digitali pensati come approfondimenti tematici per favorire l’interazione e la cooperazione tra i diversi attori del sistema turistico regionale: web conference che Toscana Promozione Turistica e Regione Toscana mettono a disposizione di tutti gli operatori del turismo della Toscana, grazie anche al coinvolgimento delle associazioni di categoria del turismo.
ITALY AMBASSADOR AWARDS – Per la prima volta BTO ospiterà un evento nell’evento: la cerimonia di premiazione dell’Italy Ambassador Awards, il primo premio italiano per i migliori influencer, content creator e blogger di tutto il mondo che promuovono l’Italia: un riconoscimento al lavoro di chi si dedica a far conoscere meglio le tante qualità̀ dell’Italia, dalla cultura alla moda, dai sapori ai viaggi.

Tra “Bramaterra” e futuro: il vino di Ceruti Lorenzo
Tra “Bramaterra” e futuro: il vino di Ceruti Lorenzo
Trevino è stata l’occasione per incontrare Lorenzo Ceruti, il titolare dell’omonima azienda agricola di Sostegno, in provincia di Biella, e conoscere una realtà che unisce tradizione e modernità in un bicchiere di Bramaterra”…
Il nuovo che avanza tra colli e campagne ricchi di tradizione. Durante l’edizione di Trevino, la due giorni dedicata al vino e organizzata da Vale20 in quel di Treviglio Fiere, appena trascorsa abbiamo avuto il piacere di conoscere Lorenzo Ceruti, titolare dell’omonima azienda agricola di Sostegno, un paese nel biellese, tra colli e campagne. Una bella opportunità per entrare in contatto con una realtà giovane e in crescita, che fa della qualità e delle idee chiare un marchio di fabbrica, e con un vino che segue la tradizione, senza rinunciare a un tocco di modernità.
“L’avventura è iniziata nel 2014”, ci racconta Lorenzo Ceruti. “Ero ancora un universitario, ma con una grande passione per il vino. Non è semplice creare una realtà simile da zero, bisogna fare i conti con tante competenze da acquisire, capacità che vanno coltivate, sia quelle economiche che quelle pratiche, ma è andata bene”.
E otto anni dopo la passione è andata avanti senza fermarsi, ha preso una forma consistente, ha una produzione in crescita e punta verso il futuro. “In questo momento abbiamo la produzione è di circa 3mila bottiglie, ma voglio che continui a crescere. Per questo ho ampliato i nostri terreni, investito su nuovi vigneti e sono pronto ad aumentare la produzione in questi anni”.
Occhi sul futuro, ma uno sguardo sul passato di una storia breve, ma che ha dovuto affrontare subito una situazione difficile, il biennio pandemico dal quale siamo (si spera) usciti. Quanto è stato difficile affrontare una situazione del genere per un’azienda giovane?
“Non è stato semplice chiaramente, ma non c’era certamente da rassegnarti. Si è fatto di necessità virtù, lavorato molto sui prodotti, sfruttato il momento per coltivare al meglio i vigneti, approfittato dei rallentamenti per migliorare. Certo, questo ha influito sulle vendite, ma sono convinto che la qualità dei vini ne abbia giovato”.
LA LINEA
Ed è proprio il “Bramaterra” il prodotto di punta dell’azienda agricola biellese. Un vino di un rosso intenso dalle sfumature violacee che lascia intravedere anche dei riflessi granata nell’unghia del bicchiere. Un vino che al naso e in bocca rilascia in maniera netta il sentore del legno e dei suoi 24 mesi trascorso in botte, con note di frutti rossi, spezie e anche un piacevole sentore di cannella che, assieme a un tannino accentuato il giusto, lascia in bocca una “tonda” sensazione persistente.
Un vino DOC ottenuto da uve di nebbiolo, croatina e vespolina.
“Sicuramente il “Bramaterra” è il nostro prodotto di punta”, ci conferma Lorenzo Ceruti. “Un prodotto di cui sono orgoglioso e che rispecchia in pieno la tradizione di questa terra. L’azienda agricola parte dell’Associazione produttori Bramaterra e Lessona, che ha come finalità proprio la promozione di questo storico vino e la valorizzazione del territorio in cui viene prodotto”.
Non solo “Bramaterra”. La linea di Ceruti Lorenzo viene completata da altri due rossi, il “Costa della Sesia“, un vino ottenuto da nebbiolo, croatina e vespolina, con alle spalle 12 mesi di affinamento in botte, e – a completare il tutto – un rosso più giovane e beverino, perfetto per accompagnare i pasti.
“Nel prossimo futuro non penso di ampliare la gamma di vini”, ci spiega Lorenzo Ceruti. “L’intenzione è quella di affinare ulteriormente i prodotti ed espandere il mercato. In questo momento mi affido a un distributore che copre le province di Varese e di Milano, mentre io seguo personalmente il vercellese e il biellese. Nei prossimi anni sarebbe interessante portare il marchio più lontano, sia in altre regioni italiane, sia all’estero. Vediamo che cosa succederà”.
E il futuro? “L”azienda fa parte di un progetto di filiera assieme ad altri produttori che ha realizzato un sito di e-commerce e che punta a promuovere i nostri prodotti in tutta Italia. Un progetto importante in cui tutti noi produttore crediamo e che siamo convinti possa aiutarci a sviluppare le nostre aziende e far conoscere ancora di più i prodotti della nostra terra”.
Tradizione e modernità. Due parole chiave per il futuro, due parole che abbiamo potuto “sentire” nel Bramaterra di Ceruti Lorenzo. Che altro dire? Prosit!
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Francesco Inverso
Quando scrissi la prima volta un box autore avevo 24 anni, nessuno sapeva che cosa volesse dire congiunto, Jon Snow era ancora un bastardo, Daenerys un bel personaggio, Antonio Cassano un fuoriclasse e Valentino Rossi un idolo. Svariati errori dopo mi trovo a 3* anni, con qualche ruga in più, qualche energia in meno, una passione per le birre artigianali in più e una libreria colma di libri letti e work in progress.
Sbagliando si impara…a sbagliare meglio.

Caro affitto…ma quanto mi costi?
Caro affitto…ma quanto mi costi?
Caro affitti: per le famiglie in affitto, con contratti ordinari di lungo periodo (4+4), nelle otto principali città metropolitane si prospetta un rinnovo con un potenziale aumento medio del +25,6%. Il canone medio per un bilocale è di €945 al mese. Firenze prima per aumenti (+35,3%), seguita da Bologna, Genova e Napoli. Milano e Roma le più “virtuose” con aumenti sotto il +20%.
Caro energia, crescita dei prezzi del “carrello della spesa” che a settembre 2022 (+10,9% su base annua) hanno raggiunto quelli del mese agosto 1983 e, con molta probabilità, anche caro affitti. È la situazione in cui si potrebbero trovare a breve molti cittadini e famiglie al termine del loro contratto di affitto a canone di mercato. Considerando il classico contratto di locazione ordinario di lunga durata (4+4) stipulato fra la fine del 2014 e l’inizio del 2015 nelle principali città metropolitane e giunto quasi a scadenza, chi volesse rinnovare potrebbe trovarsi di fronte a un aumento medio di ben il +25,6%, con un canone che potrebbe toccare in media €945 al mese per un bilocale di 70 mq.
Un valore che può arrivare fino al +35,3% a Firenze, +28,5% a Bologna e +28,4% a Genova, mentre a Roma e Milano si registrerebbe una crescita inferiore al 20% in quanto otto anni fa gli affitti erano già mediamente più alti che nelle altre città. A questi dati, che si riferiscono ai canoni di locazione escluse le spese condominiali, bisognerà aggiungere gli eventuali aumenti relativi alle spese per il riscaldamento e la luce, diventando così per tanti un importo insostenibile. Molte famiglie si vedranno obbligate a cambiare zona o addirittura città, spostandosi dove i canoni sono più bassi.
Sono questi i risultati dell’analisi di Abitare Co., società di intermediazione immobiliare, che ha preso in considerazione quelli che sono i potenziali rinnovi dei contratti ordinari di lunga scadenza che dopo otto anni (4+4) devono essere appunto rivisti. La fotografia scattata fa riferimento alle otto principali città metropolitane (Milano, Roma, Bologna, Firenze, Genova, Napoli, Palermo, Torino), calcolando l’impatto che si potrebbe avere sul mercato immobiliare.
Si tratta di un dato sensibile che ha un forte impatto sociale, considerando che nel 2015 sono stati stipulati circa 493.000 contratti di affitto di lungo periodo (4+4), di cui oltre 97.200 nelle sole otto città metropolitane, con una superficie media di 79,3 metri quadrati (oggi la superficie media è leggermente più bassa: 72,2 metri quadrati).
Gli incrementi maggiori sui canoni, nelle otto grandi città, divisi per zone, ovviamente impattano prima di tutto sulle aree di maggior pregio (+28,3%), mentre nelle aree centrali l’incremento (+23,6%) potrebbe essere più basso rispetto a quelle semicentrali (+25,6%) e periferiche (+23,4%).
Sul fronte dei prezzi, ad esempio, per un bilocale di 70 mq. nelle principali città metropolitane occorrono in media circa €945 al mese, escluse le spese condominiali, ma con una notevole differenza in base alla zona: si parte da €580 nelle aree periferiche ed €790 in quelle semicentrali, per arrivare fino a €1.070 in centro e circa €1.350 per gli immobili di pregio.
Tra le città, ai primi posti troviamo Roma con una media dei canoni mensili, sempre per un bilocale di 70 mq., pari a €1.365 (da €700 in periferia a €2.050 per gli immobili di pregio) e Milano con €1.300 (da €720 in periferia a €1.930 per gli immobili di pregio). Le città meno care, come canone medio mensile, sono Palermo (€625), Torino (€715) e Genova (€750).
“Oltre alla revisione dei contratti in scadenza, con degli inevitabili aumenti, bisogna poi aggiungere un potenziale incremento delle spese condominiali (soprattutto nelle case con riscaldamento centralizzato), che porterebbe il canone totale mensile a un livello non più sostenibile per molte famiglie che, a quel punto, si vedranno obbligate a cambiare zona o addirittura città, spostandosi dove i canoni sono più bassi – ha sottolineato Giuseppe Crupi, CEO di Abitare Co. – C’è invece chi, spinto dagli aumenti, opta per l’acquisto di una nuova abitazione, anche se le rate di mutuo sono più care causa dell’aumento del costo del denaro. L’acquisto di una nuova abitazione è inoltre sostenuto dalla migliore efficienza energetica dell’immobile che può ridurre in maniera importante le voci di spesa nel budget famigliare. In realtà – continua Crupi – quello che manca oggi sul mercato italiano è un’offerta di qualità legata al mondo degli affitti, con immobili di nuova generazione che offrono case con servizi condominiali di vario genere. Da una nostra recente indagine su un campione di 1.500 famiglie oltre l’80% ha risposto che sarebbe disposto a pagare un affitto più alto del 15%, rispetto a quanto paga oggi, per una casa nuova dotata di servizi comuni”.