Chiara Ferragni in Schiaparelli abbaglia i GQ Awards

Chiara Ferragni in Schiaparelli abbaglia i GQ Awards

Chiara Ferragni in Schiaparelli abbaglia i GQ Awards

Pensavamo di averla vista con qualsiasi outfit fuori dalle righe, ma anche questa volta la Ferragni è riuscita a stupire tutti “mettendosi a nudo”…

Dopo innumerevoli premiazioni e cerimonie, l’imprenditrice digitale Chiara Ferragni è riuscita a conquistare anche l’ambitissimo riconoscimento di “Woman of the Year” dalla rivista GQ Germany durante la premiazione della scorsa serata berlinese.

Un successo dopo l’altro

Possiamo dirlo forte e chiaro: la nostra Ferragni non delude mai nonostante le altissime aspettative. Oltre ad essere stata scelta come testimonial per Bulgari e Louis Vuitton, il 2021 dell’influencer è stato ricco di molteplici conquiste: dopo aver posato per la copertina di Vogue Italia, l’imprenditrice ha lanciato il suo primo brand di gioielli, la sua prima linea make-up firmata Chiara Ferragni e recentemente ha annunciato anche l’uscita a dicembre della docu-serie The Ferragnez. Ecco quindi che non poteva mancare un altro grande successo da aggiungere alla lista: volata a Berlino, la Ferragni è stata invitata come ospite d’onore dei GQ Awards e la rivista tedesca l’ha poi incoronata “donna dell’anno”.

Un nude look scolpito

Negli anni Chiara Ferragni ha sicuramente fatto parlare molto di sé, soprattutto per i look pazzeschi e spesso trasgressivi, motivo per cui è stata anche molto criticata da alcune donne (possiamo dirlo bigotte?) per il semplice fatto che essendo madre a loro parere non era consono indossare vestiti succinti o posare in déshabillé: follia pura. Tornando a noi, la Ferragni anche questa volta ha deciso di stupire il pubblico presentandosi alla premiazione in un total look Schiaparelli: oltre alle scarpe che rappresentano le dita dei pieni dorate, ciò che ha fatto più scalpore è stato sicuramente il top-armatura dorato a forma di seno femminile. La maison Schiaparelli ha decisamente fatto centro con questa mise pensata e creata appositamente per l’influencer che ha saputo giovare con audacia, innovazione e sensualità.

Per altri articoli simili, clicca qui.

Cecilia Gavazzoni

Ciao, sono Cecilia e studio Lettere Moderne. Adoro scrivere e spesso fingo di essere anche esperta di moda (un’altra mia grande passione). Ah, a volte do anche consigli di Lifestyle e pareri non richiesti. Ma niente di serio, non vi preoccupate.

Eventi a Milano: Novembre 2021

Eventi a Milano: Novembre 2021

Eventi a Milano: Novembre 2021

Sei di Milano e anche questo mese ti sei chiesto cosa fare durante il weekend? Se la risposta é si allora dai un’occhiata qui…

Ogni weekend la stessa storia: cosa fare? Dove andare? Bene, da adesso dimenticatevi qualsiasi ansia da decisione dell’ultimo momento sui vostri programmi del fine settimana. Essendo quasi tutti ritornati ad una sorta di normalità, finalmente sono tornati ad essere gremiti i teatri, i cinema, le mostre e hanno ripreso anche gli eventi di moda (ovviamente tutto nel rispetto delle norme anti-Covid). Ecco quindi di seguito alcuni degli eventi che saranno organizzati durante il mese di novembre a Milano a cui potrete partecipare!

Mostre:

Dove: Mudec

Quando: dal 2 settembre 2021 al 13 febbraio 2022

Orari: lunedì: 14.30-19.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica: 9.30-19.30; giovedì e sabato: 9.30-22.30

Dove: Palazzo Reale

Quando: dal 18 settembre 2021 al 30 gennaio 2022

Orari: da martedì a domenica ore 10:00 – 19:30, giovedì chiusura alle 22:30. Ultimo ingresso un’ora prima. Lunedì chiuso.

Dove: Palazzo Reale

Quando: dal 19 ottobre 2021 al 27 febbraio 2022

Orari: Da martedì a domenica ore 10:00-19:30, giovedì chiusura alle 22:30. Lunedì chiuso.

Dove: Gallerie d’Italia

Quando: dal 19 novembre 2021 al 27 marzo 2022

Orari: ancora da definire.

Eventi di moda:

Dove: Via Vigevano, 18

Quando: sabato 6 novembre e domenica 7 novembre

Orari: 10:00-21:00

Dove: Belloveso milano

Quando: lunedì 15 novembre

Orari: 20:00

Dove: Via Luigi Nono, 9

Quando: domenica 14 novembre

Orari: 10:30–19:00

Dove: Spaces San Babilia

Quando: Venerdì 26 novembre

Orari: 09:00

Film in uscita:

Quando: 2 novembre

Genere: documentario.

Quando: 3 novembre

Generi: azione, fantascienza, drammatico.

Quando: 3 novembre

Genere: drammatico.

Quando: 4 novembre

Generi: horror, drammatico, thriller.

Eventi enogastronomici:

Dove: Via Messina, 26

Quando: 4 novembre

Orari: 19:00-02:00

Dove: MiCo Milano Convention Center

Quando: dal 6 all’8 novembre

Orari: il 6 novembre dalle 12:00 alle 00:00, il 7 e l’8 novembre dalle 10:00 alle 00:00.

Dove: Superstudio Più

Quando: dal 12 al 14 novembre

Orari: dalle 10:00 alle 21:00

Dove: Hotel Marriot, Via Washington

Quando: il 13 e il 14 novembre

Orari: il 13 novembre dalle 14:00 alle 22:30, il 14 novembre dalle 14:00 alle 21:00.

Cosa aspettate allora? Ora non vi resta che prenotare i vostri weekend e attendere il prossimo mese per gli eventi di dicembre 2021.

Cecilia Gavazzoni

Ciao, sono Cecilia e studio Lettere Moderne. Adoro scrivere e spesso fingo di essere anche esperta di moda (un’altra mia grande passione). Ah, a volte do anche consigli di Lifestyle e pareri non richiesti. Ma niente di serio, non vi preoccupate.

Il Museo dell’Orangerie: dalle Ninfee di Monet alle donne di Modigliani

Il Museo dell’Orangerie: dalle Ninfee di Monet alle donne di Modigliani

Il Museo dell’Orangerie: dalle Ninfee di Monet alle donne di Modigliani

Abbiamo presente sicuramente tutti le famose Nymphéas di Claude Monet, ma vedere queste opere dal vivo è tutta un’altra storia…

Il Museo dell’Orangerie di Parigi oltre ad ospitare queste opere memorabili, è famoso anche per la collezione Jean Walter e Paul Guillame, una raccolta di capolavori di artisti del calibro di Pablo Picasso, Amedeo Modigliani, Henri Matisse e tanti altri. Spesso questi ultimi vengono in qualche modo “eclissati” dalla bellezza dei quadri di Monet (le Ninfee rappresentano infatti la pietra miliare di questo museo), ma non hanno sicuramente niente da invidiare ai fiori acquatici, poiché le opere della collezione Walter – Guillame sono quadri dal valore inestimabile che attraggono turisti e appassionati d’arte da tutto il mondo.

Dove e quando?

Il Museo dell’Orangerie si trova nel centro di Parigi nei giardini delle Tuileries. Ciò che contraddistingue questo museo è proprio la sua ubicazione, poiché si trova in un’antica serra di aranci chiamata appunto orangerie (termine da cui prende nome il museo).  Questo museo è raggiungibile comodante tramite i mezzi (nel caso in cui vi troviate un po’ più fuori dal centro o semplicemente se siete pigri) o a piedi (se avete l’appartamento o l’hotel in zona Louvre o Place de la Concorde) ed è aperto dal mercoledì al lunedì dalle ore 9:00 alle ore 18:00.

Nella botte piccola c’è il vino buono

Pur essendo abbastanza piccolo rispetto agli altri musei di Parigi, il Museo dell’Orangerie detiene un gran numero di opere molto importanti nella storia dell’arte: tra le più famose ricordiamo appunto il ciclo Nymphéas di Claude Monet, Grande bagnante di Pablo Picasso, Femme nue dans un paysage di Pierre-Auguste Renoir e Femme au ruban de velours di Amedeo Modigliani. Per quanto riguarda il ciclo Les Nymphéas, una cosa molto interessante da sapere è il fatto che questi dipinti che occuparono la vita di Monet per quasi 30 anni furono donati dal pittore stesso alla Francia dopo l’armistizio del 1918 come simbolo di pace, e fu sempre Monet a volere che quei quadri venissero esposti proprio nelle sale dell’Orangerie dopo la sua morte. Parlando invece delle opere appartenenti alla collezione Walter – Guillame, noi spettatori dobbiamo ringraziare soprattutto Domenica Guillame, la quale dopo che il marito Paul (un ricco mercante d’arte francese) morì si risposò con l’architetto Jean Walter ed insieme a quest’ultimo arricchì e modificò la collezione del defunto marito, per poi cederla al museo.

Se vuoi leggere altri articoli simili, clicca qui.

 

Cecilia Gavazzoni

Ciao, sono Cecilia e studio Lettere Moderne. Adoro scrivere e spesso fingo di essere anche esperta di moda (un’altra mia grande passione). Ah, a volte do anche consigli di Lifestyle e pareri non richiesti. Ma niente di serio, non vi preoccupate.

Il Museo d’Orsay: l’impressionismo a Parigi

Il Museo d’Orsay: l’impressionismo a Parigi

Il Museo d’Orsay: l’impressionismo a Parigi

È uno fra i più importanti musei d’Europa che però, sovrastato dal Louvre, viene spesso sottovalutato: stiamo parlando del Museo d’Orsay.

[post-views]

Questo museo è molto conosciuto non solo perché ospita molti dei più famosi quadri impressionisti, ma anche perché in questo luogo di arte e cultura si trova una quantità esorbitante di opere risalenti all’arco temporale che va dal 1848 fino al 1914.

Cosa si può vedere?

All’interno del museo possiamo trovare moltissime opere di architettura, scultura e arte decorativa conservatesi in maniera eccezionale. In primo piano però vanno sicuramente le opere degli impressionisti e dei post-impressionisti, ma oltre a queste vi sono esposte anche opere di artisti del calibro di Claude Monet, Edouard Manet, Paul Gauguin, Vincent Van Gogh, Edgar Degas, Pierre-Auguste Renoir e tanti altri. Il museo oltre ad ospitare diverse mostre fotografiche e cinematografiche, vanta due gallerie esclusivamente dedicate a Gustave Courbet e a Henri de Toulouse-Lautrec.

Un’ex stazione ferroviaria

Una delle caratteristiche più affascinanti di questo museo è il fatto che si trovi in un’ex stazione ferroviaria creata durante l’Esposizione Universale del 1900 che fu dismessa 39 anni dopo. Durante il periodo della seconda guerra mondiale l’ex stazione fu utilizzata come zona di transito per i prigionieri dei nazisti e, solo dopo tanti tentativi di demolizione, finalmente nel 1986 divenne ciò che oggi chiamiamo Museo d’Orsay. Quando si entra in questo museo ci si sente completamente travolti e circondati dall’arte nella sua più pura espressione: sculture marmoree, dipinti ad olio, ritratti e paesaggi, immagini e figure di altri tempi mischiate al ferro e all’acciaio della modernità.

Prezzi e orari

Il biglietto per il Museo d’Orsay costa:

  • € 14 l’intero.
  • € 11 il ridotto per tutti a partire dalle ore 16:30 (tranne il giovedì).
  • € 11 il ridotto per tutti il giovedì a partire dalle ore 18.
  • € 11 il ridotto per gli accompagnatori dei minori di anni 18 residenti nell’Unione Europea (massimo due accompagnatori per minore), per i ragazzi.
  • Gratis per i minori di anni 18, per i portatori di handicap, per i ragazzi d’età compresa tra i 18 e i 25 anni cittadini o residenti da lunga data in un paese dell’Unione europea.
  • Gratis ogni prima domenica del mese.

Il museo è aperto tutti i giorni dal martedì alla domenica dalle ore 9.30 alle 18.00 salvo il giovedì in cui rimane aperto fino alle 21.45, mentre resta chiuso il lunedì, il 1° maggio e il 25 dicembre.

Per altri articoli simili, clicca qui.

di Cecilia Gavazzoni.

Yves Saint Laurent

Yves Saint Laurent

Yves Saint Laurent

Yves Saint Laurent (che sta per Yves Henri Donat Mathieu Saint Laurent) ci ha lasciato esattamente tredici anni fa, ma la sua creatività e il suo gusto per l’arte ancora oggi riecheggiano nella sua maison.

Yves Saint Laurent, uno dei più importanti couturier del XX secolo, si distinse negli anni soprattutto grazie alla sua sensibilità verso tutto ciò che veniva ritenuto “diverso” dai modelli classici, il che gli valse la nomea di vero e proprio artista della moda. Vediamo insieme allora alcune delle sue grandi innovazioni stilistiche, nonché vere e proprie conquiste ideologiche.

Il volto della diversità       

Tra le grandi novità che lo stilista introdusse nel mondo della moda, prima fra tutte va ricordata la scelta dello stilista di presentare, nel 1966, un capo come lo smoking, non più indirizzato solamente agli uomini, ma anche alle donne: già in precedenza Gabrielle Chanel aveva sdoganato questo tabù, ma in realtà le donne che indossavano pantaloni in pubblico a quei tempi venivano guardate male dalla gente. Yves Saint Laurent perciò decise di ribadire il concetto di parità dei sessi, e per farlo si servì appunto della moda. Altra grande innovazione dello stilista francese fu l’integrazione dell’arte nelle sue collezioni: diversi furono infatti i capi firmati Yves Saint Laurent che mostravano chiari richiami ad artisti famosi in tutto il mondo fra cui Picasso, Matisse, Warhol e Braque. Va inoltre ricordato che Saint Laurent fu tra i primi grandi stilisti a fare sfilare sulle passerelle modelle di colore, tra cui Naomi Campbell e Iman: altra grande conquista sul fronte della lotta contro le diseguaglianze. Per ultima, ma non per importanza, ricordiamo l’introduzione del concetto di libertà sessuale nel grande mondo della moda tramite la creazione di abiti trasparenti che mostrassero il seno nudo delle modelle: se oggi fa ancora scandalo vedere un capezzolo in qualche foto, figuriamoci negli anni Sessanta!

Yves Saint Laurent e Dior

Tra Yves Saint Laurent e Christian Dior nacque fin da subito una grande intesa che, nel 1955, si concretizzò con l’assunzione del giovane Saint Laurent presso la casa di moda Dior. Saint Laurent ai tempi era ancora un ragazzo inesperto che muoveva i suoi primi passi nel campo della moda, ma grazie alla guida del suo mentore, in breve tempo lo stilista si guadagnò una notevole fama. Sembrerebbe tutto molto idilliaco, se non fosse che nel 1957 Christian Dior morì di infarto, lasciando la maison al suo unico e fedele “erede artistico”: Yves Saint Laurent, il quale diventatone direttore artistico, fin da subito promosse una nuova collezione firmata Dior introducendo la nuovissima linea Trapeze in sostituzione alla classica forma a clessidra degli abiti precedenti. Nel 1960 però lo stilista francese fu costretto ad arruolarsi nell’esercito, evento che segnò profondamente la sua situazione psicologica: dopo essere stato ricoverato in ospedale, Saint Laurent scoprì di essere stato licenziato dalla maison Dior. In seguito ad una causa in tribunale (vinta da Saint Laurent poiché la casa di moda non aveva rispettato i termini contrattuali), lo stilista decise di aprire la propria casa di moda insieme al compagno Pierre Bergé. Nonostante la casa di moda Yves Saint Laurent sia stata poi ufficialmente chiusa nel 2002, il marchio sopravvive ancora oggi grazie a Gucci (la casa maison francese fu acquistata da quest’ultima nel 1999).

Dopo aver elencato solo alcune delle grandi conquiste firmate Yves Saint Laurent, non possiamo fare altro che ricordare questo grande stilista, nonché promotore di libertà artistica e di parità fra i sessi già a partire dagli anni Sessanta, mettendo le basi per la nascita di un’industria della moda sempre più all’avanguardia.

di Cecilia Gavazzoni.

Se sei interessato ad altri articoli simili, clicca qui.

Cecilia Gavazzoni

Ciao, sono Cecilia e studio Lettere Moderne. Adoro scrivere e spesso fingo di essere anche esperta di moda (un’altra mia grande passione). Ah, a volte do anche consigli di Lifestyle e pareri non richiesti. Ma niente di serio, non vi preoccupate.