
Di notte vi capita mai di alzare il naso verso il vielo e guardare cosa c’è lassù? Magari mentre si cammina per raggiungere l’auto parcheggiata sul bordo della strada o mentre si rientra nel garage o quando si aspetta qualcuno che ci ha dato appuntamento alle 22, ma è in clamoroso ritardo. Ogni tanto ce ne dimentichiamo, ma la notte, sopra le nostre teste, se il cielo è sgombro di nuvole e non c’è troppo smog in quelle zone, possiamo assistere ad un vero letto di stelle.
Quei puntini bianchi, che sembrano schizzi di vernice provenienti da un pennello, stanno lì, fissi sopra di noi e sono capaci di rendere le situazioni che viviamo senza luce un po’ più intense e romantiche.
Romantico, appunto, ma nel senso storico del termine, si può definire il viaggio di Cosimo in Cosmo, una graphic novel recente, scritta dal talento italiano, Marino Neri.
Cosimo ha 15 anni e una passione per l’astronomia che gli ha fatto guadagnare il soprannome, Cosmo. Questa passione lo spingerà a scappare dal centro di riabilitazione in cui deve stare, per mettersi in viaggio tra periferie e paesaggi di campagna per raggiungere il deserto di Atacama, dove le stelle appaiono brillanti e nitide.

Inizia così questo viaggio del protagonista, che non ama stare con le persone, ma preferisce la solitudine e le sue stelle. In questo viaggio alla ricerca di queste stelle, però, sarà inevitabile per lui, conoscere delle persone nuove che avranno comunque un forte impatto sulla sua vita e sul suo viaggio. Un viaggio che comunque continuerà come un’odissea, in cui accade in tanti attimi e in tanti incontri, una vita intera.
Cosmo – La graphic novel di Marino Neri che ci guida alla scoperta delle stelle
Bastano le prime pagine di Cosmo, per rimanere catturati dagli scenari neri e da queste stelle che richiamano il protagonista, un protagonista che ci guida, con la sua fuga, verso un viaggio molto personale. Il lettore ha la possibilità di seguirlo in questo viaggio e di vivere il desiderio di uscire di casa e di alzare il naso verso il cielo, pensando a tutte le volte che ci siamo dimenticati di farlo.
Quindi Cosimo, non sembra poi così folle ad intraprendere questo viaggio, lui ha voglia di uscire, di cercare, di scoprire, di farlo da solo, senza però precludersi la possibilità di incontrare altre persone.
Una graphic novel così, ha il potere di incantare, dalla prima all’ultima pagina, di far vivere un viaggio un po’ bizzarro presentandolo come una metafora di qualcosa di più grande, di qualcosa che può riguardare anche le nostre vite.
Quindi, senza pensarci troppo, dopo aver letto di questa graphic novel, andiamo tutti fuori casa a guardare in alto, sia mai che troviamo anche noi la voglia di metterci in viaggio alla ricerca del nostro cosmo.
Eva Pettinicchio
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